Settimana Santa: ecco il suo profondo significato religioso

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La Settimana Santa si apre con la Domenica delle Palme (in cui si ricorda l’entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme) ed ogni suo giorno ha un significato molto importante per la vita spirituale di ogni cristiano. Il Lunedì Santo è il giorno dell’amicizia. Gesù è a Betania, in compagnia dei suoi tre grandi amici, Lazzaro, Marta e Maria… quasi un concedo terreno dagli  amici di sempre. Il giorno rimarca il valore dell’amicizia per i Cristiani. Il Martedì Santo è il giorno dello sdegno: il giorno in cui si è invitati a rimettere al centro le cose essenziali, la dimensione orante del credente e il suo rapporto con la giustizia sociale. Si ricorda Gesù che scaccia i mercanti dal tempio, accusandoli di averlo trasformato in un luogo dedito al denaro, abusando del loro potere per il proprio profitto personale.  Il Mercoledì Santo è il giorno della tristezza, del tradimento di Giuda. Gesù viene tradito per 30 denari. Il rimando liturgico è alla fedeltà degli impegni presi, all’onestà morale del cristiao nel rapporto con le persone.

Il Giovedì Santo è quello dell’Ultima Cena, è il giorno dell’istituzione dell’Eucaristia, del Sacerdozio ministeriale e del gesto della lavanda dei piedi. La tradizione vuole che, al termine della messa, improfumata dall’olio del Crisma, le croci restino velate, le campane silenti, gli altari senza ornamento, eccetto quello della reposizione del Santissimo Sacramento. Il Venerdì Santo è il giorno più doloroso della Settimana Santa, quello della morte di Gesù, un giorno aliturgico, di digiuno ed astinenza, mentre il Sabato Santo è il giorno del silenzio, sino alla Veglia Pasquale, in cui si riaccende la speranza e alla Domenica di Pasqua, che celebra la Resurrezione del Signore.

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