La Stazione Spaziale cinese cadrà sulla Terra a Pasquetta: nuovo aggiornamento sull’orario dell’impatto [INFO e DETTAGLI]

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Nuovo aggiornamento sulla stima oraria per il rientro in atmosfera della Stazione Spaziale cinese Tiangong-1: secondo l’ultimo bollettino emesso dalla Protezione Civile nel corso di una conferenza stampa, l’orario è stato spostato dalla sera del giorno di Pasqua a lunedì 2 aprile, Pasquetta.

Secondo quanto spiegato dal capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, l’impatto in atmosfera della Tiangong-1 è previsto per le 00:34 ora italiana, con un intervallo tra le 5 e le 10 ore di variazione.

Sono quattro le fasce orarie in cui i detriti potrebbero interessare il nostro Paese: una prima dalle 04:25 alle 04:55, la seconda dalle 05:58 alle 06:28, la terza dalle 07:30 alle 08:00 e un’ultima dalle 09:02 alle 09:31.

Tiangong-1
Credit: CMSE

All’interno di questo arco temporale, le finestre di interesse per l’Italia, al momento riguardano il potenziale coinvolgimento delle regioni: Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Umbria, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Rispetto alle ipotesi precedenti, invece, si possono escludere le regioni Liguria ed Emilia Romagna. Lo slittamento della stima è dovuto al fatto che la stazione cinese ha rallentato la discesa a causa delle condizioni atmosferiche.

Il periodo temporale, quando ci dovrebbe essere il passaggio sul nostro territorio, è in orario notturno e in giorni di festa, per cui sarà più semplice rimanere in casa“, ha detto Borrelli in conferenza. Il capo della Protezione Civile, si spiega in una nota, “in base agli aggiornamenti forniti dal tavolo tecnico riunito in seduta permanente, valuterà nelle prossime ore la convocazione del Comitato Operativo nazionale, sia per analizzare gli scenari che per prendere le dovute decisioni in tempo reale“.

La possibilità che uno o più frammenti della stazione spaziale Tiangong-1 possano cadere sul territorio italiano (terre emerse) corrisponde a una probabilità stimabile intorno allo 0,2%.

Le previsioni di rientro sono soggette a continui aggiornamenti perché legate al comportamento della stazione spaziale stessa rispetto all’orientamento che assumerà nello spazio e agli effetti che la densità atmosferica imprime agli oggetti in caduta, nonché a quelli legati all’attività solare.

Sulla base delle informazioni attualmente rese disponibili dalla comunità scientifica, è possibile fornire alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di auto protezione:

• è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti. Si consiglia, comunque, di stare lontani dalle finestre e porte vetrate;

• i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;

• all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono, per gli edifici in muratura, sotto le volte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza delle colonne e, comunque, in vicinanza delle pareti;

• è poco probabile che i frammenti più piccoli siano visibili da terra prima dell’impatto;

• alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero sopravvivere all’impatto e contenere idrazina. Si consiglia, in linea generale, che chiunque avvistasse un frammento, senza toccarlo e mantenendosi a un distanza di almeno 20 metri, dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità competenti.

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