Stazione Spaziale cinese Tiangong-1 in caduta libera sulla Terra: gli ultimi aggiornamenti su data e ora del “Crash”

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Continua incessantemente il monitoraggio di Tiangong-1, la stazione spaziale cinese in caduta libera verso la Terra. Secondo gli ultimi aggiornamenti di Aerospace Corporation, potrebbe rientrare sul pianeta domenica 1 aprile alle 14:00 UTC (le 16:00 italiane), con un’incertezza di ± 16 ore. Quest’incertezza significa che il veicolo spaziale potrebbe cominciare il suo rientro infuocato in qualsiasi momento tra domani, sabato 31 marzo, e domenica 1 aprile. Anche un’analisi dell’Agenzia Spaziale Europea sostiene questa previsione per il rientro di Tiangong-1.

Intanto, la stazione spaziale cinese fuori controllo è stata osservata nei cieli della Malesia per 81 secondi alle 3:19 del mattino di oggi, 30 marzo. Gli esperti hanno stimato che in quelle decine di secondi, l’altitudine di Tiangong-1 sia scesa da 182,462 km a 182,407 km, secondo le previsioni di rientro rilasciate dalla National Space Agency.

tiangong 1Attualmente la stazione spaziale si sta muovendo ad una velocità di circa 7.8 km al secondo in linea orizzontale (o se preferite, 27.000 km/h), mentre sta scendendo di circa 3 cm al secondo. Inoltre, l’atmosfera terrestre si contrae e si espande durante il giorno a seconda del calore del sole, che porta cambiamenti nella resistenza dell’aria. Questo rende difficili le previsioni precise della posizione e dell’ora in cui Tiangong-1 farà la sua discesa finale verso il nostro pianeta.

tiangong 1Tuttavia, quando la stazione spaziale raggiungerà un’altitudine di 150 km, comincerà a scendere più velocemente. A quel punto, sarà più facile determinare dove cadranno i detriti (nel caso in cui qualcuno potesse raggiungere la superficie terrestre). In ogni caso, è bene ricordare che gli esperti sottolineano che le possibilità che una persona venga colpita da un detrito sono bassissime, circa un milione di volte inferiori alla possibilità di vincere alla lotteria.

stazione spaziale cineseSecondo le previsioni degli esperti, se qualche detrito dovesse raggiungere la superficie, potrebbe cadere in qualsiasi punto dell’ampia zona compresa tra le latitudini di 43 gradi nord e sud, un’area che va dal sud della Francia alla Tasmania, in Australia.

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