Catturare immagini del nostro pianeta dalla prospettiva di veicoli spaziali lontani è diventata una tradizione alla NASA, da quando Voyager, 28 anni fa, ha mostrato un “pallido puntino blu” nell’immensità dello spazio. Ma ora la vista della Terra dal Kepler Space Telescope della NASA è tutta un’altra storia.
Questa immagine di Kepler della Terra è giunta a “casa” recentemente. Scattata il 10 dicembre 2017 dopo che il veicolo ha regolato il suo telescopio su un nuovo campo visivo, il riflesso della Terra era così straordinariamente luminoso da creare una saturazione simile ad una spada laser sui sensori dello strumento, oscurando la vicina luna.
A circa 150 milioni di km di distanza, l’interpretazione di Kepler della Terra come di una torcia luminosa in un mare scuro di stelle dimostra le capacità del suo fotometro altamente sensibile, progettato per rilevare i deboli cali di luminosità dei pianeti che incrociano stelle distanti. Alcune stelle in questa immagine sono a centinaia di anni luce di distanza.
La comunità scientifica ha celebrato il transito della Terra nel campo visivo di Kepler utilizzando l’hashtag #WaveAtKepler sui social media. Poiché Kepler scatta solo foto in bianco e nero, alcuni nella comunità scientifica hanno preso i dati e utilizzato i colori per evidenziare i dettagli nelle immagini in scala di grigi.
La missione ha raggiunto il suo nono anniversario nello spazio il 7 marzo. Finora Kepler ha scoperto oltre 2.500 pianeti, ma ci sono molte altre scoperte sulle stelle, sulle supernove e su altri fenomeni astrofisici. La missione è nella sua seconda fase operativa estesa, nota per avere una durata limitata. Il suo successo scientifico nella scoperta di pianeti distanti ha aperto la strada al Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS), che sarà lanciato il 16 aprile. TESS controllerà oltre 200.000 delle stelle più luminose e più vicine al di fuori del sistema solare per i pianeti in transito.