Un tornado ieri sera ha causato diversi danni e il ferimento di otto persone in provincia di Caserta: si è abbattuto nella zona dei comuni di San Nicola la Strada, Recale e San Marco Evangelista, alle porte del capoluogo casertano.
Ingenti i danni, tra cartelloni pubblicitari divelti, alberi caduti e addirittura il capovolgimento di un camion e di una roulotte. A San Nicola la Strada il vento ha anche abbattuto l’insegna commerciale di un fast food, che si è schiantata sulle auto in sosta.
L’esperto: “Superata la soglia di innesco di temperatura del mare per fenomeni molto violenti”
Antonello Pasini, climatologo dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Cnr, ha condotto lo scorso settembre un importante studio, pubblicato su Scientific Reports, insieme al collega Mario Marcello Miglietta. “In Italia siamo alle soglie della temperatura di innesco di fenomeni atmosferici violenti, che saranno molto piu’ intensi“, spiega all’Agi. “Abbiamo studiato il tornado del 2012 che aveva colpito il Tarantino, causando una vittima e danneggiando anche gli impianti dell’Ilva e abbiamo simulato temperature diverse del mare. Scoprendo che con appena un grado di meno, il tornado non ci sarebbe proprio stato. Con un grado in piu’, invece, sarebbe stato ancora piu’ violento“.
“Nel Mediterraneo siamo in presenza di una forte sensibilita’ di questi fenomeni alla temperatura del mare, e che la loro intensita’ non cresce gradualmente, ma e’ destinata ad aumentare in modo piu’ rapido una volta superato un certo valore di temperatura (cioe’ in maniera non lineare, diremmo noi fisici). In generale, alcune zone del nostro Paese hanno probabilmente gia’ raggiunto la soglia di innesco di temperatura del mare per fenomeni molto violenti. Va precisato ancora, comunque, che non abbiamo analizzato il possibile aumento del numero di tornado in Italia, ma solo la loro violenza“.
“E’ emerso che l’aumento della temperatura del mare dovuta al riscaldamento globale fara’ si’ che questi sistemi (almeno quelli generati come trombe marine, che rappresentano una parte significativa di quelli registrati in Italia), quando si manifestano, divengano piu’ violenti“.
In Italia “siamo particolarmente esposti perche’ subiamo sempre piu’ frequentemente l’arrivo di anticicloni africani che alzano le temperature anche di diversi gradi oltre la media del periodo. Mentre l’anticiclone delle Azzorre, che contribuiva a rendere mite il nostro clima anche in estate (il famoso “clima mediterraneo”) di fatto e’ spazzato via dall’aria calda africana, non c’e’ piu’. Non a caso da noi il riscaldamento globale e’ il doppio della media del pianeta: se negli ultimi decenni la temperatura si e’ alzata di circa un grado, in Italia abbiamo due grado in piu’. Anche per questo assisteremo a fenomeni sempre piu’ intensi, che eravamo abituati a vedere sulle coste americane, anche qui da noi“.