Tumore ai polmoni: il fumo di terza mano aumenta il rischio di cancro per i bambini

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I ricercatori del Lawrence Berkeley National Laboratory hanno identificato il fumo di terza mano, ossia i residui tossici che rimangono sulle superfici interne e nella polvere molto tempo dopo che una sigaretta è stata spenta, come un pericolo per la salute quasi 10 anni fa. Ora un nuovo studio condotto sui topi ha dimostrato che aumenta anche il rischio di tumore ai polmoni.

Nel 2017 un team del Berkeley Lab ha riferito che una breve esposizione al fumo di terza mano è associata ad un basso peso corporeo e a cambiamenti immunitari in giovani topi. In uno studio di approfondimento pubblicato recentemente in Clinical Science, i ricercatori hanno determinato che un’esposizione precoce al fumo di terza mano è associata anche ad un’incidenza e ad una gravità maggiori di tumore ai polmoni nei topi.

Ricerche sul campo negli USA e in Cina hanno confermato che la presenza del fumo di terza mano negli ambienti interni è diffusa e i tradizionali metodi di pulizia non sono efficaci per rimuoverlo. Poiché l’esposizione al fumo di terza mano può avvenire per inalazione, ingestione o assorbimento attraverso la pelle, i bambini che gattonano e portano gli oggetti alla bocca sono i soggetti che hanno la probabilità più alta di entrare in contatto con superfici contaminate e quindi sono più vulnerabili ai pericolosi effetti del fumo di terza mano.

tumore polmoni Nel nuovo studio dei ricercatori del Berkeley Lab, un gruppo di 24 topi è stato sistemato a contatto con pezzi di tessuto impregnato di fumo di terza mano. La dose che i topi hanno ricevuto è stata di circa 77 microgrammi per ogni kg del peso corporeo al giorno, paragonabile all’ingestione di un bambino che vive in casa con fumatori. 40 settimane dopo l’esposizione, questi topi avevano una maggiore incidenza di tumore ai polmoni, di tumori più grandi e di un numero maggiore di tumori, rispetto ai 19 topi di controllo.

Questo studio chiarisce anche ciò che succede a livello molecolare e cellulare. Se le tossine del fumo di terza mano danneggiano il DNA all’interno delle cellule e il danno non viene riparato correttamente, può dare origine a mutazioni che possono far diventare le cellule cancerose. Per analizzare ulteriormente come l’esposizione al fumo di terza mano promuove la formazioni di tumori, il team di ricercatori ha condotto studi in vitro utilizzando cellule di tumore ai polmoni umano in coltura. I risultati hanno indicato che l’esposizione induceva le rotture del doppio filamento del DNA e aumentava la proliferazione cellulare e la formazione di colonie.

I dati fisiologici, cellulari e molecolari indicano che l’esposizione precoce al fumo di terza mano è associata ad un maggior rischio di cancro ai polmoni.

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