Donare un uovo di Pasqua è una consuetudine quasi meccanica ma qual è la sua lunga ed affascinante storia? La tradizione dell’uovo come dono è documentata già tra gli antichi Persiani, dove ci si scambiava semplici uova di gallina all’avvento della stagione primaverile, seg uiti, nel tempo, da Egizi, Greci e Cinesi. Pare che i Romani seppellissero un uovo, dipinto di rosso, nei loro campi, come r ito propiziatorio per il buon esito del raccolto.Con l’avvento del Cristianesimo le uova divennero il simbolo della rinascita dell’uomo stesso, della Resurrezione di Cristo (come un pulcino esce dall’uOvo, così Gesù Cristo esce dalla sua tomba) e, durante il Medioevo, ci si scambiava uova colorate come regalo alla servitù.La tradizione delle uova decorate si deve all’orafo Fabergè che, nel 1883, ricevette dallo zar il compito di preparare un dono speciale per la zarina Maria Fyodorovna: creò, per l’occasione, il primo uovo Fabergè… un uovo di platino, smaltato di bianco, contenente un ulteriore uovo, creato in oro che, al suo interno, nascondeva due doni: una riproduzione della corona imperiale e un pulcino d’oro.
La fama del primo uovo di Fabergè contribuì anche alla diffusione della tradizione del tradizionale dono all’interno dell’uovo. Il dono fu talmente apprezzato che Fabergè venne nominato gioielliere di corte, incaricato ogni anno di preparare un uovo diverso, un esemplare unico, contenente un dono.Invece, le uova di cioccolata a quando risalgono? Secondo alcuni, il primo a realizzarle fu Luigi XIV, mentre altri sostengono che la tradizione provenisse dalle Americhe. Fu Rodolphe Lindt, nel 1789, a inventare il conchage, il processo di lavorazione che rende il cioccolato vellutato, morbido al palato, rispetto a quello granuloso prodotto fino ad allora. Francois Louis Cailler, nel 1823, fondò il primo stabilimento svizzero per produrre il cioccolato, dove il cacao veniva trasformato in una pasta manipolabile. La sua cioccolata fu commercializzata sotto forma di tavolette. Coenraad van Houte, invece, inventò l’attuale versione dell’uvo svuotato all’interno, riuscendo a separare, con una speciale pressa idraulica, i grassi dal cacao.