Vita extraterrestre: i batteri della Terra potrebbero sopravvivere su Encelado, una delle lune di Saturno, secondo una nuova ricerca

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La vita batterica potrebbe sopravvivere nell’oceano al di sotto della superficie di una delle lune ghiacciate di Saturno, Encelado, secondo una nuova ricerca pubblicata nella rivista Nature Communications. La notizia è molto importante dal momento che Encelado è considerata, finora, come uno dei posti migliori per cercare vita nel nostro sistema solare e nella nostra galassia. Se trovassimo vita su Encelado, questo amplierebbe i tipi di posti in cui potremmo cercare vita. In questo momento, infatti, stiamo solo cercando pianeti simili alla Terra abbastanza vicini al sole da avere acqua liquida.

La sonda Cassini della NASA ha sorvolato Encelado e ha individuato geyser ghiacciati che eruttavano dalla superficie della luna, indicando un oceano liquido al di sotto degli strati di ghiaccio e una possibile attività idrotermale. La sonda ha volato tra i suoi geyser e ha rilevato carbonio, idrogeno e soprattutto metano nei pennacchi. Questo è molto importante poiché alcuni tipi di batteri possono produrre metano.

geyser Encelado
Geyser di acqua salata eruttano dalla superficie di Encelado. Credit: NASA/JPL/SSI

L’autore della ricerca, Simon Rittman, ha condotto una serie di simulazioni per vedere se il Methanermococcus okinawensi, un microbo che produce metano che vive nelle sorgenti idrotermali, potesse sopravvivere in un ambiente come quello di Encelado. Hanno alterato, dunque, l’acidità e la composizione chimica dell’ambiente, hanno cambiato la pressione e le temperature. Dal momento che nessuno sa come sia il mondo al di sotto degli strati di ghiaccio di Encelado, i ricercatori sono stati costretti ad approssimare.

Dai loro risultati, è emerso che i batteri sopravvivevano quasi a tutto quello con cui venivano attaccati, inclusi bassi livelli di formaldeide, un gas incolore dall’odore pungente rilevato su Encelado. Ma alti livelli di questo gas uccidevano i batteri. Tuttavia, il metano su Encelado potrebbe essersi formato in un processo naturale e quindi, in questo caso, non servirebbero i batteri per spiegarlo. Non si sa ancora se le sorgenti idrotermali di cui il Methanermococcus okinawensi ha bisogno per sopravvivere siano presenti sul pianeta.

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