Yemen, Oxfam: il Paese sull’orlo della carestia

MeteoWeb

A tre anni dall’inizio di uno dei più atroci conflitti della storia recente, la popolazione dello Yemen sta lottando per la propria sopravvivenza e non ha accesso a cibo e acqua pulita: 22 milioni di persone dipendono dagli aiuti umanitari in un paese devastato“: Oxfam lancia l’allarme e in una nota spiega che ”in alcune delle zone più isolate, come nel governatorato di Amran nel nordovest dello Yemen, moltissime famiglie raccontano di essere costrette ad andare avanti con mezzo sacco di grano al mese e a percorrere 2-3 chilometri più volte al giorno per rifornirsi di acqua non trattata dai pozzi più vicini. Qui le famiglie sono state lacerate dalla guerra, e le donne sono rimaste sole, senza avere niente per sfamare i propri figli“.

Dall’inizio del conflitto il costo di molti alimenti primari per la sopravvivenza della popolazione è diventato insostenibile. Basti pensare che il prezzo del riso è salito del 131%, dei fagioli del 92%, dell’olio vegetale dell’86%, della farina per il pane del 54%. Una concomitanza di fattori che ha portato a un aumento del 68% della popolazione colpita da fame, quasi 18 milioni di persone. Sullo sfondo una guerra brutale che ha causato oltre 5.500 vittime tra i civili e costretto 3 milioni di persone ad abbandonare le proprie case. Con metà delle strutture sanitarie distrutte o fuori uso, si è assistito all’esplosione della più grave epidemia di colera degli ultimi decenni, con più di 1 milione di casi e altre 2.000 vittime“.

A tre anni dall’esplosione del conflitto, il paese è sull’orlo della carestia. Uomini, donne e bambini sono costretti ad affrontare una drammatica battaglia quotidiana solo per un po’ di cibo e acqua. Troppe bombe sono state lanciate, troppe granate sparate, troppe persone hanno sofferto la fame, troppe vite sono state spezzate“, spiega Paolo Pezzati, policy advisor di Oxfam Italia per le emergenze umanitarie. “Se non vogliamo assistere a una catastrofe umanitaria ancora più grave, tutte le parti coinvolte devono cessare immediatamente le ostilità. In questa direzione, la nomina di un nuovo inviato Onu in Yemen e il recente appello del Consiglio di Sicurezza, affinché sia raggiunto al più presto un cessate il fuoco e siano garantiti i beni essenziali alla popolazione, deve rafforzare l’impegno della comunità internazionale per l’avvio di un vero processo di pace“.

Condividi