I buchi neri ai centri delle galassie potrebbero accelerare le fusioni tra oggetti e produrre più onde gravitazionali, secondo un nuovo studio.
Le onde gravitazionali sono distorsioni dello spazio-tempo prodotte da incontri tra oggetti massicci, come buchi neri o stelle di neutroni ultra-dense. Il primo rilevamento in assoluto di onde gravitazionali è avvenuto nel 2015 ad opera degli scienziati che stavano utilizzando l’Advanced LIGO (Laser Interferometer Gravitational Wave Observatory). È successo quando due grandi buchi neri (29 e 36 volte la massa del sole) si sono fusi in uno, creando onde nello spazio-tempo. Da allora, ci sono stati diversi rilevamenti di altri set di onde gravitazionali.
In una dichiarazione della Royal Astronomcal Society, i ricercatori hanno affermato: “Queste osservazioni mostrano che le fusioni di buchi neri sono comuni nell’universo. Tuttavia, non siamo ancora sicuri di come si formino questi tipi di sistemi binari. Questo perché devono trovarsi su orbite molto vicine o molto eccentriche per collassare in modo tale che siano osservabili onde gravitazionali”.
Il nuovo studio suggerisce che i sistemi di due oggetti densi come i buchi neri possono fondersi più rapidamente all’interno del cuore di una galassia, dove risiede un buco nero super-massiccio. Lo studio è stato condotto da Joseph Fernandez, ricercatore di astrofisica della Liverpool John Moores University, in Inghilterra.
Spesso una coppia di oggetti che passa vicino ad un buco nero verrà separata se si avvicina troppo, perché il campo gravitazionale del buco nero la distruggerà. A volte, tuttavia, il sistema binario può sopravvivere all’incontro, ma le orbite degli oggetti saranno fortemente modificate, secondo quanto dichiarato dai ricercatori.
Il team di Fernandez ha condotto diverse simulazioni ed è giunto alla conclusione che i sistemi binari che sopravvivono avrebbero orbite più strette ed eccentriche tra i due oggetti dopo il passaggio vicino ai buchi neri. Questo li renderebbe pronti per una fusione, perché sarebbero molto più vicini l’uno all’altro rispetto a prima, secondo quanto scoperto dai ricercatori. “Questo potrebbe essere sufficiente per forzare la fusione di sistemi binari che non si fonderebbero nel corso della vita dell’universo, portando all’osservazione di onde gravitazionali”, hanno concluso.