Rabarbaro: ecco le sue infinite virtù benefiche

MeteoWeb

Il rabarbaro, scientificamente noto come Rheum officinale, appartiene alla famiglia delle Polygonaceae ed è originario del la Cina occidentale e del Tibet. Il suo nome deriva dalle parole greche “ra” e “barbaron”, col significato di “pianta coltivata dalle popolazioni barbare”. Tante le virtù benefiche di questo ortaggio: digestivo, lass ativo in grandi dosi, contrasta la stitichezza cronica ed il senso di gonfiore. Al contrario, consumato in piccole quantità, è astringente. Antitumorale e antiossidante grazie ai polifenoli; vanta solo 21 calorie per 100 grammi, per cui è perfetto per chi desidera perder peso.Il rabarbaro, inoltre, facilita l’eliminazione del colesterolo cattivo; è prezioso per il sistema cardiovascolare, aumenta l’ossigenazione sanguigna e la circolazione; contiene molta vitamina K, che stimola l’attiivtà cognitiva, previene l’Alzheimer, mantiene le ossa in salute. Antisettico ed emolliente, antispasmodico, diuretico e tonico, è consigliato contro emorroidi, dolori mestruali e come depurativo dell’organismo.

Per chi non lo sapesse, ravviva i riflessi ramati dei capelli, esercita un’azione antiage, contrastando gli effetti dei radicali liberi e prevendo l’invecchiamento, lenisce scottature e ferite. Come consumarlo? Dalla forma simile al sedano e dal sapore amarognolo, può essere utilizzato per la preparazione di marmellate, accostato a frutti estivi come le fragole; per la realizzazione di dolci, amari digestivi, cocktail per bilanciare il sapore. E’ possibile utilizzare il rabarbaro sotto forma di tintura madre, estratto secco nebulizzato o infuso.

Condividi