“La presenza di squali nello stretto di Sicilia è stata da sempre registrata, in quanto questi animali fanno parte dell’ecosistema di quest’area del Mediterraneo,” spiega il Dr. Domenico Macaluso in una nota di Mareamico.
“L’esemplare rinvenuto sulla spiaggia di Borgo Bonsignore, è un esemplare adulto di Verdesca (Prionace glauca), un predatore che vive al largo anche dei nostri mari, lungo tre metri esatti. Lo spiaggiamento è avvenuto nel corso della notte 29 maggio u.s., dato che non presentava alcun segno di decomposizione e ad un esame ispettivi esterno, non presentava segni di ferita da elica o ami all’interno della bocca. Ma da un accurata ispezione della testa dell’animale, si è notato che da una piccola ferita fuoriusciva una sorta di scheggia ossea, che si è rivelata essere l’estremità terminale dell prolungamento della mascella superiore di un pesce spada (Xiphias gladius), una vera e propria arma che questo pesce utilizza si per predare che per difendersi; sembrava comunque inverosimile che questo modesto frammento di “spada” potesse avere ucciso queato grande squalo, ma un’accurato esame della testa della Verdesca, ha evidenziato un’altra spada, quest’ultima lunga ben 20 cm, che da dietro l’orbita superiore dell’occhio destro, si è insinuata sino alle branche, trapassando tutto il cranio dell’animale.
Nessuna allarmismo dunque per i bagnanti che presto affolleranno le spiagge di Borgo Bonsignore, in quanto lo spiaggiamento della Verdesca, è l’esito di un clamoroso combattimento mortale tra grandi predatori, avvenuto al largo dei nostri mari, un rarissimo caso, se non unico, in cui la vittima, invece che il pesce spada (come avviene solitamente), è invece uno squalo di tre metri!“