La raccolta di pile e accumulatori esausti in Italia continua a crescere anche nel 2017: in un anno sono quasi 200.000 le tonnellate raccolte di questa particolare tipologia di rifiuti. Questo il dato più rilevante che emerge dalla quarta edizione del Rapporto Annuale pubblicato dal Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA) e presentato ieri a Como, in cui il Consorzio rendiconta sull’operato dei Sistemi Collettivi e Individuali che lo compongono.
La maggior parte delle batterie raccolte è rappresentata dagli accumulatori industriali e per veicoli di cui sono state avviate al riciclo da parte dei sistemi aderenti al CDCNPA quasi 180.000 tonnellate, con un incremento di circa il 12% rispetto al 2016. Più stabile invece la raccolta di pile e accumulatori portatili di cui sono state avviate al riciclo circa 9.500 le tonnellate. È in crescita inoltre il numero di punti di raccolta che ad oggi risultano essere più di 6700, contro i 5.000 dell’anno precedente. A questi poi si affiancano migliaia di contenitori che le aziende di gestione rifiuti urbani e comuni gestiscono in maniera autonoma, contando sui ritiri coordinati dal CDCNPA.
I dati nel dettaglio
- Pile e accumulatori portatili
La panoramica contenuta nel rapporto inizia dalle pile e accumulatori portatili, una categoria in cui sono compresi i prodotti più comuni come pile stilo, bottone o batterie di telefonini e computer portatili. Nel 2017 la raccolta è stata di 9.488.413 kg, sostanzialmente invariata rispetto all’anno precedente (9.495.012 kg). La raccolta complessiva ha origine da due flussi: 4.664.926 kg la raccolta svolta dai Sistemi Collettivi e Sistemi Individuali (Consorziati del CDCNPA) presso i soggetti iscritti al portale del CDCNPA, e 4.823.487 kg la raccolta derivante dai servizi di raccolta professionali svolti, sempre dai Consorziati, presso altri soggetti che detengono i rifiuti (raccolta volontaria).
- La rete dei luoghi di raccolta
Continua ad aumentare il numero di luoghi di raccolta attivati sul portale del CDCNPA dove vengono conferiti o stoccati i rifiuti destinati al trattamento: a fine 2017 erano 6717, per la gran parte attrezzati all’interno di Punti Vendita o attività commerciali che vendono pile e accumulatori nuovi, presso cui è possibile restituire gratuitamente le pile scariche ma anche da Centri di Raccolta e isole ecologiche gestiti dai comuni e dalle aziende che gestiscono i rifiuti urbani. L’aumento dei luoghi di raccolta avvenuto nel corso del 2017 ha registrato una diversificazione su base territoriale con un incremento più sensibile al Sud (+50%) e al Centro (+33%) rispetto al 2016 di quanto non sia stata la crescita nelle regioni del Nord (+18%). Quest’ultima rimane però sempre l’area più attrezzata con 1339 strutture nella sola Lombardia. A seguire il Veneto (728) e il Piemonte (576). Nelle altre aree le regioni più attrezzate sono il Lazio con 533 luoghi di raccolta e la Puglia con 344.
- La raccolta nelle regioni
Per quanto riguarda i flussi dei soggetti serviti tramite il CDCNPA, la raccolta vede prevalere le regioni del Nord da cui provengono circa i due terzi dei rifiuti gestiti. Le regioni che raccolgono di più sono ancora Lombardia con 2.060.435 kg, Veneto con 1.136.265 kg e Piemonte con 895.708 kg. Al Centro la regione più attiva è il Lazio (603.001 kg) e al Sud la Campania (644.720 kg).
- Accumulatori industriali e per veicoli
L’altra categoria raccolta dai Consorziati del CDCNPA è quella degli accumulatori industriali (16%) e per veicoli (84%) In questo settore la raccolta totale registra una crescita del 12% rispetto all’anno precedente, con 179.535 kg raccolti e avviati al riciclo nel corso del 2017.
“I dati contenuti in questo Rapporto – spiega Giulio Rentocchini, Presidente del CDCNPA – raccontano di un’Italia che si è attivata sul percorso dell’economia circolare e che ha lavorato quotidianamente per garantire la corretta gestione del fine vita di pile e accumulatori. L’Europa ci chiede, giustamente, di impegnarci per far crescere la raccolta e per questo abbiamo ritenuto fondamentale lavorare sulla sensibilizzazione dei cittadini per ridurre l’altro grande fenomeno che penalizza la raccolta delle pile: il fatto che vengano gettate via insieme ai rifiuti indifferenziati. Per questo motivo abbiamo lanciato “Una Pila Alla Volta”, il più grande progetto di sensibilizzazione mai realizzato in Italia sul tema della raccolta differenziata di pile e accumulatori. Se da parte nostra facciamo tutto il possibile per migliorare i risultati del nostro paese in questo settore, guardiamo anche con attenzione a quanto sta accadendo all’estero, in particolare a Bruxelles dove la discussione sul cosiddetto pacchetto sull’economia circolare sta volgendo al termine. Come CDCNPA – conclude Rentocchini – ci auguriamo possa presto diventare un atto di indirizzo fondamentale per le politiche ambientali nazionali.”