Sono cinquecento i cani ospitati nel canile ‘Dog’s village’ di Gaeta, in provincia di Latina, che in queste settimane vengono sottoposti a vaccinazione contro la leishmaniosi, una grave malattia del cane che imperversa a causa della notevole diffusione di piccoli insetti, i flebotomi o pappataci, che fungono da vettore. La malattia non ha cure certe e può portare a morte l’animale infettato, oltre ad essere molto pericolosa anche per l’uomo.
Il proprietario del canile Lucio La Croix, insieme al medico veterinario responsabile sanitario della struttura Mario Tamarrini, hanno scelto di adottare un approccio di “protezione totale”. Appena hanno saputo che è disponibile un nuovo vaccino contro la leishmaniosi, hanno subito deciso di adottarlo per i cani ospitati.
“Il nostro obiettivo è sempre stato quello di garantire le migliore condizioni di salute e la massima protezione a tutti gli animali all’interno della struttura che ospitiamo e così appena venuti a conoscenza di questa novità ci siamo attivati per praticare la vaccinazione” – dichiara La Croix.
“Si tratta di un intervento medico-veterinario finalizzato a migliorare la qualità di vita degli animali che anche altri canili nelle aree a rischio leishmaniosi dovrebbero adottare – spiega il dottor Tamarrini – medico veterinario responsabile sanitario della struttura. La nostra area è ad elevato rischio di leishmaniosi. La malattia è diffusa in forma endemica soprattutto nel centro e nel Sud Italia e si sviluppa in aree a clima mediterraneo, anche se recentemente si è assistito a una diffusione della malattia anche in zone non tradizionalmente endemiche, come le regioni del nord-Italia. Si tratta di una malattia particolarmente grave, che provoca al cane danni progressivi e che ha anche una variante umana. Vaccinare i nostri cani ci consente di raggiungere una soglia di sicurezza elevata per la prevenzione massiva della malattia”.