In Italia, secondo l’Istat, le persone con diabete sono 3,27 milioni, di cui il 52% risiede nelle 14 Città metropolitane, ed il “diabete urbano” è ormai un’epidemia che affligge le città: sotto accusa le cattive abitudini alimentari e la sedentarietà, comportamenti scorretti tipici di chi vive in città, come emerge da un’indagine condotta a Roma. “Il problema del diabete urbano è un problema globale. L’International Diabetes Federation (Idf) prevede che nel 2045 i tre quarti della popolazione diabetica vivranno nelle metropoli o in città. Inoltre, si sta assistendo a un incremento dell’obesità fra gli abitanti delle aree urbane rispetto a quanti vivono in ambienti rurali. Per sensibilizzare le istituzioni e i cittadini, la Sid ha aderito al progetto ‘Cities Changing Diabetes’ allo scopo di promuovere stili di vita virtuosi,” afferma il professor Giorgio Sesti, presidente della Società italiana di diabetologia, dal Congresso nazionale in corso a Rimini. “Prendendo come modello Roma, l’area metropolitana più popolosa d’Italia e la quarta di Europa, dall’analisi congiunta di dati Istat e di rapporti epidemiologici esistenti è stato possibile costruire una mappa del diabete e dei fattori di rischio nella città italiana e nell’area metropolitana. La prevalenza di diabete negli otto distretti dell’area metropolitana è stata messa in relazione con indicatori degli stili di vita e di stato socio-economico,” spiega Antonio Nicolucci, direttore Coresearch – Center for outcomes research and clinical epidemiology, a commento dei dati del Barometer Report 2018.