Lanciato lo scorso febbraio, è già disponibile anche in Italia un nuovo farmaco contro l’eiaculazione precoce, che interessa tra il 20% e il 30% della popolazione maschile del Paese. Si tratta della prima formulazione spray a base di due anestetici locali, la lidocaina e la prilocaina, approvata per questo specifico problema.
E proprio all’eiaculazione precoce, la più importante disfunzione sessuale maschile che coinvolge 4 milioni di italiani, è dedicato il simposio “Speaking about… e.p.” in programma oggi a Roma in occasione del 42° Congresso nazionale della Società Italiana di Andrologia – SIA.
“Il Congresso è sempre un momento per riunire i colleghi andrologi-urologi e verificare l’impegno di chi si occupa non soltanto della clinica ma soprattutto del benessere psico-fisico dell’uomo in Italia: dalla fertilità a tutti quei temi che interessano la sfera sessuale della coppia – commenta Alessandro Palmieri, Presidente della Società Italiana di Andrologia, SIA -. Avremo una serie di tavole rotonde, ad esempio una sulla violenza sulle donne e una dedicata alle fake-news. Grande attenzione sarà dedicata alle nuove tecnologie e opzioni terapeutiche, come le soluzioni spray per l’eiaculazione precoce e la disfunzione erettile. Lo spray, infatti, rientra tra i focus di cui si sta occupando la nostra Società, perché convinta che le soluzioni terapeutiche in pillole stiano diventando obsolete”.
Se un rapporto sessuale “normale” prevede una durata dalla penetrazione all’eiaculazione di 6,7 minuti, un’eiaculazione si definisce “precoce” quando è al di sotto dei 2 minuti (lieve) o sotto il minuto (grave). Nell’80% dei casi ha una base genetica e si definisce ‘primaria’, il restante 20% (eiaculazione precoce ‘secondaria’) è rappresentato da uomini che fino a circa 50 anni hanno eiaculato normalmente, finché non sono intervenute patologie correlate come prostatite, disfunzione erettile, malattie tiroidee, ecc.
Mentre per l’eiaculazione precoce ‘secondaria’ si può intervenire sulla causa che l’ha generata, nel caso della ‘primaria’, l’individuo rischia di soffrirne per tutta la vita, con gravi conseguenze che incidono sul benessere della coppia.
“Torniamo finalmente a parlare di eiaculazione precoce, la disfunzione sessuale maschile più comune, anche più del deficit erettile. Se ne parla poco perché gli stessi pazienti non ammettono il problema, anche a causa delle scarse opzioni terapeutiche finora a loro disposizione – afferma Paolo Verze, ricercatore di Urologia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II –. Quella che qualche anno fa, infatti, era prevista come la rivoluzione del farmaco orale, in realtà si è rivelata solo parzialmente tale, probabilmente a causa di una efficacia al di sotto delle attese. Da queste nuove soluzioni spray ci si aspetta qualcosa in più. La categoria degli anestetici, infatti, rimane una frequente modalità di approccio terapeutico. Il simposio di oggi servirà proprio a fare il punto su quello che è stato fino ad oggi lo scenario terapeutico sull’eiaculazione precoce e un focus su questa nuova opportunità terapeutica innovativa e direi plausibilmente vincente”.
Uno spray predosato costituito da due anestetici locali, lidocaina + prilocaina, che bloccano temporaneamente la trasmissione degli impulsi nervosi nel glande, riducendone la sensibilità e comportando, di conseguenza, un ritardo del tempo di latenza eiaculatoria. La dose raccomandata è di 3 spruzzi, con un effetto dopo 5 minuti. La sua efficacia si manifesta grazie all’estremo rigore della formulazione, studiata in modo specifico per questa patologia, che garantisce la penetrazione dei principi attivi negli strati mucosi del glande, effettuando la propria azione in modo mirato.
Il fatto di avere a disposizione un farmaco specifico contro l’eiaculazione precoce, maneggevole, efficace e sicuro, può giovare indubbiamente ai rapporti di coppia, se si considera che il 30% di esse trova nella malattia motivi di insoddisfazione. [1]
“Fino ad ora mancava una terapia efficace. L’unica soluzione era un farmaco orale, da assumere due o tre ore prima del rapporto – afferma Giovanni Liguori, Professore Associato di Urologia presso l’Università di Trieste –. Tuttavia, la naturalezza di un rapporto sessuale sta proprio nella sua casualità; perciò, lo spray risulta più maneggevole, efficace già dopo pochi minuti. Può rappresentare un reale punto di svolta nel trattamento dell’eiaculazione precoce. Un problema che colpisce 1 italiano su 5, non correttamente affrontato. Oggi, sapere che esiste una cura, è una rivoluzione anche in questo senso, l’uomo può sentirsi rassicurato e decidere di riconoscere e trattare l’eiaculazione precoce. Una condizione che in molti casi ha una base psicologica, ansia da prestazione o scarsa tranquillità prima del rapporto. Lo spray può essere, quindi, la soluzione se inserito però in un percorso che preveda anche un counseling psicologico ben definito”.
Registrato in Italia e in numerosi altri paesi europei, il farmaco ha dimostrato la propria efficacia attraverso studi clinici internazionali. Il primo trial clinico è stato completato nell’agosto del 2003, dimostrando un’efficacia significativa nell’aumentare il tempo di latenza medio dell’eiaculazione intra-vaginale. Da allora il farmaco è stato oggetto di diversi studi clinici negli Stati Uniti, Canada ed Europa, coinvolgendo oltre 1.100 individui. L’ultimo studio cardine è stato completato nel luglio 2009, dove il farmaco ha aumentato significativamente il tempo di latenza intra-vaginale di almeno 6 volte rispetto al basale.
“Ritengo che un farmaco topico, in grado di offrire all’uomo una nuova e concreta opzione terapeutica, sarà innanzitutto utile per promuovere un awareness maggiore sull’eiaculazione precoce – commenta Andrea Salonia, Professore Associato di Urologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano –. Nello specifico, da questa formulazione spray ci aspettiamo molto, per la sua facilità d’impego e per la discrezione con cui può essere utilizzata: il brevissimo tempo di attesa tra l’applicazione della molecola e l’inizio dell’effetto è senza dubbio un successo farmacologico. Inoltre, siamo rassicurati dal profilo di sicurezza, risultato elevato in tutti gli studi scientifici condotti ad oggi, con una buona tollerabilità per il paziente”.
Approvato dall’EMA nel novembre 2013 e presente dal 2016 nel Regno Unito, il nuovo farmaco è commercializzato da Recordati che ne ha acquisito i diritti esclusivi per il mercato europeo, ed è disponibile nelle farmacie italiane.
[1] Graziottin, Lyon ESSM, 2009; Graziottin & Althof, JSM 8 (4) 304-309, 2011, Burri & Graziottin, 2015