Giornata Mondiale senza Tabacco: asma e BPCO in aumento soprattutto tra le donne, colpa del fumo

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ASMA, BPCO E LE ALTRE MALATTIE RESPIRATORIE – Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e Asma Bronchiale continuano a spaventare gli Italiani. I numeri confermano un trend in aumento per entrambe, arrivando ad interessare circa il 12% della popolazione generale. Per l’esattezza, la BPCO arriva al 6-7%, mentre l’asma il 5-6%. Per un totale di oltre 6 milioni di italiani colpiti. Per quanto riguarda il rapporto tra BPCO ed età, intorno ai 50 anni i malati sono circa il 7%, intorno ai 60 la percentuale sale sino a raggiungere l’11-12%, con numeri che raggiungono il 50-55% oltre i 70. Tra le altre malattie respiratorie cronico-persistenti più frequenti, troviamo anche i disturbi respiratori del sonno, le cosiddette apnee ostruttive, che interessano circa il 4% della popolazione generale; a seguire cancro del polmone e fibrosi polmonari.

IL CONGRESSO – Appuntamento giovedì 7 e venerdì 8 giugno, a Verona, il 1° Congresso Nazionale “I device inalatori nella governance delle malattie vie aeree”, presso il Centro Congressi Hotel Leopardi, presieduto e organizzato dal Prof. Roberto Dal Negro, Responsabile del Centro Nazionale Studi di Farmacoeconomia e Farmacoepidemiologia Respiratoria di Verona. Oltre 300 gli specialisti accreditati, provenienti da tutta Italia.

Oltre alle nuove terapie per combattere le principali malattie respiratorie, il Congresso approfondirà in modo specifico le tecnologie e gli strumenti più evoluti per l’assunzione delle terapie più efficaci” spiega il Prof. Roberto Dal Negro – Essendo la terapia inalatoria il gold standard per la gestione di queste malattie, parleremo di ostruzione delle vie aeree, di farmacologia dell’ostruzione bronchiale, ma soprattutto dei sistemi più moderni e tecnologicamente più avanzati in grado di ottimizzare l’effettuazione della terapia inalatoria, di nursing specialistico, di indicatori di performance. Infatti, se è importante la conoscenza delle caratteristiche farmacologiche dei farmaci da usare, altrettanto importante (se non di più) è la conoscenza dei sistemi per l’erogazione dei farmaci, perché da questi dipende oltre il 60% dell’efficacia della terapia”.

I DATI E LE CAUSE – Qualcosa sta cambiando, ma in peggio: se la BPCO ha sempre colpito la maggiormente la popolazione maschile (circa il 60% dei malati), negli ultimi anni si è registrato un progressivo incremento dei casi nelle donne (10% in più), arrivando quasi a una equità numerica tra i sessi. Non solo, se il sesto decennio di vita era considerato quello più frequentemente colpito dalla BPCO, negli ultimi anni anche il quinto decennio è interessato in maniera non trascurabile da tale affezione: sia assiste quindi al coinvolgimento di età sempre più giovani da parte della BPCO. L’asma, invece, è leggermente più presente nella popolazione femminile. Tra le cause principali della BPCO è il fumo di sigaretta il primo fattore, nel 21% dei soggetti esaminati. Inoltre, a far preoccupare gli specialisti è il notevole aumento, dopo il calo registrato circa 10 anni fa, dei fumatori, soprattutto fra le giovani donne.

A seguire, particolarmente grave risulta il ruolo degli inquinanti ambientali e lavorativi, nonchè del quotidiano traffico veicolare. Per quanto riguarda l’asma, invece, sono le allergie le prime cause, con una prevalenza di oltre il 25% nella popolazione generale. A seguire, ancora gli inquinanti, il reflusso gastro-esofageo (15%), ma anche le variazioni climatiche. I soggetti più colpiti sono i bambini: un terzo dei soggetti asmatici è under 14.

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