Una densa nube di fumo tossico bianco generata dalla lava del vulcano Kilauea che si riversa nell’oceano: è ciò che si osserva nelle ultime ore nel cielo dell’isola Big Island delle Hawaii. La nube è generata dalla reazione chimica dovuta al contatto della lava con l’acqua salata, che sprigiona nell’aria acido cloridrico e minuscole particelle di vetro. Le autorità consigliano alla popolazione di allontanarsi il più possibile dalle aree a rischio.
Due “fiumi” di lava “hanno raggiunto l’Oceano lungo la costa sudest di Puna (sulla Big Island) nella notte” secondo il Servizio geologico USGS, che monitora i vulcani e i terremoti in tutto il mondo. Inoltre un altro flusso di lava si sta interrando “sottoterra” in una falla che si è aperta durante l’eruzione. “Il fumo” che si sprigiona “è un mix irritante di acido cloridrico in gas, vapore e piccole particelle di vetro vulcanico“, secondo l’Usgs. “E’ caldo, corrosivo e ha causato due decessi nel 2000“.
La lava continua a uscire dalle bocche e dalle fessure apertesi nel terreno: le emissioni di gas a base di diossido di zolfo in zona sarebbero ormai triplicate secondo gli esperti.
Ieri si è registrato il primo ferito grave: si tratta di un uomo colpito ad uno stinco da uno spruzzo di lava.