“Quante malattie sono dovute alla cattiva alimentazione? Ormai possiamo dire il 100%. E, viceversa, tutte le patologie possono essere curate attraverso il cibo che, in molti casi, può anche aiutare a ridurre le terapie farmacologiche, con un ingente risparmio per il sistema sanitario pubblico“: lo ha dichiarato Andrea Lenzi, professore ordinario di Endocrinologia, Sapienza Università di Roma, oggi a Roma a margine della presentazione di ExpoSalus and Nutrition. “Se oggi sappiamo che la quasi totalità delle malattie viene provocata da errori nell’alimentazione possiamo anche affermare che la stragrande maggioranza delle patologie (soprattutto quelle cardiometaboliche che nell’anziano rappresentano il 50% dei problemi cronici) può essere trattata attraverso scelte alimentari sane, riducendo anche il ricorso ai medicinali. Per mantenersi in Salute ripeto sempre la regola ‘0-5-20’: zero sigarette, 5 porzioni di frutta e verdura e 20 minuti di movimento fisico ogni giorno“.
“Avere cittadini informati e consapevoli è fondamentale. Il cosiddetto empowerment della popolazione intesa in senso lato come ‘consapevolezza’ è un fatto molto positivo, perché consente, tra le altre cose, di personalizzare la medicina, fino ad arrivare alla cosiddetta medicina di precisione, che è un obiettivo auspicabile oggi in quanto non solo consente di risparmiare risorse, ma, attraverso la messa in atto di buoni comportamenti e stili di vita, attua la prevenzione e genera Salute,” prosegue l’esperto. “Se un paziente è informato, sa approcciarsi e gestire meglio i trattamenti instaura un migliore rapporto con il medico; stessa cosa per il cittadino, che pur senza sostituirsi al medico, se informato e consapevole sarà in grado di operare scelte migliori nel suo stile di vita e anche di orientare tutto il sistema paese verso una sanità, una Salute e un benessere migliori“.