La Commissione Europea ha deferito alla Corte di Giustizia l’Italia, insieme alla Romania e all’Ungheria, a causa dei “persistenti elevati livelli” di PM10, e la Francia, la Germania e il Regno Unito per il mancato rispetto dei limiti relativi al biossido di azoto.
Per quanto riguarda l’Italia, in 28 zone (tra cui le regioni Lombardia, Veneto, Piemonte e Lazio), i limiti giornalieri di legge relativi al particolato sono stati superati in modo persistente nel 2016, per periodi fino a 89 giorni.
La situazione dello smog in Italia “è uno dei casi più gravi aperti” in rifermento alle infrazioni sulla qualità dell’aria, spiega un portavoce della Commissione Ue: per la Pianura Padana ci sono “anche ragioni geografiche” ma “le misure comunicate” dall’Italia per risolvere il problema “restano non sufficienti“.