Vita nello spazio: nuove coltivazioni per la ISS

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La Stazione Spaziale si arricchisce di nuove piante da coltivare. La navetta cargo Cygnus lanciata questa settimana dalla base di Wallops Island, ha portato a bordo dell’avamposto spaziale sei semi di broccoli che verranno utilizzati per un esperimento condotto da alcuni studenti della Valley High Christian High School di San Josè, California. Tre dei semi sono al naturale mentre i restanti sono ricoperti da due diverse specie di batteri endofiti o probiotici, in grado di migliorare la crescita delle piante in ambienti ostili come quello della Iss. L’obiettivo dell’esperimento è appunto quello di riuscire a coltivare diverse specie di verdure in microgravità e in futuro nelle colonie umane sulla Luna e su Marte. «Sarebbe ideale coltivare verdure per gli astronauti impegnati in missioni di lunga durata senza l’uso di particolari fertilizzanti – commenta Sharon Doty, una dei responsabili dell’esperimento – il nostro obiettivo è far crescere le painte con un aiuto minimo da terra». L’esperimento è parte del programma Quest for Space di Quest Institute for Quality Education e gli studenti sono seguiti dalla Biospheric Science Branch del Nasa Ames Research Center e da Intrinsyx Technologies.

La Nasa – riporta Global Science – ha sperimentato le colture di diverse piante a bordo della Iss e i  probiotici sono stati frequentemente utilizzati nele coltivazioni terestri di pomodori, mais, lattuga e grano. Nel corso del tempo, gli scienziati si sono resi conto che grazie all’utilizzo di questi batteri le piante crescono più forti anche se vengono somministrati azoto e fosforo in quantità minori. In uno studio pubblicato nel 2016 dall’Università di Washington, è emerso che le piante possono tollerare meglio la siccità e altri fattori come lo stress ambientale, con l’aiuto di particolari batteri che forniscono alcune sostanze nutritive. I probiotici e i broccoli attualmente sulla Stazione Spaziale hanno risposto positivamente ai test a terra in condizioni simili  a quelle presenti su Marte, dove fosforo e azoto sono presenti in quantità limitate. Si tratta del primo esperimento che analizza il ruolo dei probiotici nella crescita delle piante in microgravità.

I probiotici vengono incapsulati all’interno di un rivestimento che ricopre i semi dei broccoli e li protegge dalla disidratazione e ne consente il trasporto in sicurezza prima che siano piantati nella serra della Iss. Successivamente verranno idratati in una piccola camera di crescita per piante, illuminata 24 ore su 24 per stimolare la fotosintesi. Le videocamere riprenderanno le piante di broccoli  a intervalli regolari, in modo da aiutare i ricercatori a tenere traccia della crescita complessiva. Una volta tornati a terra, verrà valutata la crescita e il contenuto di clorofilla dei broccoli trattati con e senza i probiotici, in modo da poter dimostrare quale dei due tipi è più resistente.

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