Spazio, NASA: le partnership coi privati cruciali per l’esplorazione lunare

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Le partnership commerciali made in Usa saranno cruciali per accelerare le missioni verso la Luna e assicurarvi una presenza stabile. E’ questo il piano d’azione della Nasa per il ritorno sul nostro satellite, un progetto – spiega Global Science – che vede come punto principale l’uso di rover che in grado di supportare gli obiettivi scientifici e tecnologici americani. L’agenzia sta pianificando una serie di missioni robotizzate di tipo commerciale, da far partire già nel 2019, propedeutiche al ritorno dell’uomo sulla Luna. Queste missioni, porteranno una serie di strumenti sulla superficie lunare necessari per le esplorazioni successive: tra questi spicca la suite scientifica del Resource Prospect, una missione cancellata della Nasa costituita da un rover in grado di esplorare una regione polare della Luna. 

«Abbiamo constatato che tutti e quattro gli strumenti del Resource Prospect sono ad un livello di preparazione tecnologica elevato e sono adatti all’esplorazione lunare – commenta  Dennis Andrucyk, vice amministratore associato dello Science mission Directorate della Nasa – per questo motivo sono idonei per il volo sulle missioni Commercial Lunar Payload Service. Questi strumenti forniranno importanti informazioni sui vari siti di atterraggio e aiuteranno la Nasa a comprendere meglio l’ambiente lunare». Nel dettaglio, la suite di strumenti sarà così composta: Nirvss un sottosistema di spettrometri all’infrarosso per monitorare la superficie, Nss spettrometro a neutroni per identificare l’idrogeno sotto la superficie, un trapano per la regolite e il ghiaccio e Wave, uno strumento per quantificare la presenza di acqua e altre sostanze volatili.

Le potenzialità degli strumenti – in particolare di quelli dediti all’analisi delle sostanze volatili – sono state discusse lo scorso aprile  durante un evento orgsanizzato dalla Nasa  per dialogare con i potenziali partner industriali interessati al progetto di esplorazione lunare. «Sappiamo che ci sono  sostanze volatili ai poli lunari e alcune di esse possono essere utilizzate come combustibile per i razzi – ha detto Jim Brindestine, amministratore della Nasa – se è possibile ottenere carburante  dalla Luna per poi portarlo in orbita intorno ad essa, potremmo costruire delle stazioni di rifornimento. Per fare questo dobbiamo avere dei partner commerciali. Rinnoveremo il nostro impegno verso le aziende che si occupano di spazio in America mentre la Nasa sarà la guida che ci porterà verso l’esplorazione della Luna, di Marte e oltre».

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