Il settore dei condimenti spalmabili guarda con favore le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità, grazie al codice di autodisciplina UE, fortemente voluto da ASSITOL. Già oggi sugli scaffali si trovano prodotti che non contengono più i famigerati “trans”.
Le aziende italiane sono impegnate da decenni nella progressiva eliminazione dei grassi trans e, attualmente, i condimenti spalmabili ne sono quasi del tutto privi. Questo il commento di ASSITOL, l’Associazione italiana dell’industria olearia, sul piano presentato dall’OMS, l’Organizzazione mondiale della sanità, che mette al bando entro il 2023 questa tipologia di grassi.
In particolare, grazie all’impegno associativo in ambito UE, i grassi da condimento di ultima generazione oggi non possono contenere più del 2% di grassi trans su base grassa, vale a dire meno dell’1% dell’intero prodotto. “Da tempo sappiamo che i grassi trans danneggiano la salute del cuore – osserva Andrea Carrassi, direttore generale di ASSITOL – abbiamo lavorato a lungo per ridefinire le regole di autoregolamentazione delle aziende, allo scopo di tutelare la salute del consumatore”.
In particolare, il piano dell’Oms denominato “REPLACE”, prevede sei diverse misure per il taglio definitivo dei grassi trans dalla dieta, tra cui la sostituzione dei grassi trans con oli di origine vegetale. “E’ un intervento che il nostro settore ha anticipato – afferma Carrassi – grazie all’evoluzione tecnologica, oggi le vecchie margarine sono praticamente scomparse e, con loro, i grassi trans, totalmente eliminati nei condimenti acquistati dal consumatore. Sugli scaffali oggi è possibile acquistare esclusivamente prodotti funzionali, con steroli vegetali e con Omega 3, o melanges vegetali/lattieri, spalmabili biologici e light a ridotto contenuto di grassi”.
In pratica, il comparto ha scelto di puntare su produzioni evolute, nella cui composizione è essenziale il ruolo degli oli vegetali, in grado di apportare quei “grassi buoni” che aiutano ogni giorno a proteggere naturalmente cuore ed arterie. ASSITOL, tramite l’IMACE, la confederazione europea di settore, ha dato anche la sua disponibilità a rivedere ancora al ribasso il quantitativo di grassi presenti nelle nuove ricette. “La via dell’autoregolamentazione in ambito europeo ha funzionato – sottolinea il direttore di ASSITOL –. Non dimentichiamo che il nostro codice di autodisciplina europeo impegna le nostre aziende nella selezione di ingredienti sempre più leggeri e utili come ausilio per particolari regimi dietetici, come gli Omega 3 e le vitamine”.
“Al contrario, va evitata la demonizzazione generica dei grassi. Numerose ricerche di organizzazioni mediche, europee ed americane, consigliano di introdurre nella dieta condimenti a base di oli mono e polinsaturi come quelli vegetali, e di contenere, senza però eliminare, i grassi saturi, che devono costituire il 10% delle calorie assunte quotidianamente, anche in virtù del loro apporto energetico“, precisa una nota di ASSITOL.