L’astronauta Luca Parmitano: da lontano “si comprende che i confini sono immaginari e arbitrari”

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Quando si è immersi in qualsiasi ambiente, è difficile guardarsi intorno ed avere una visione generale. Da lontano diventa tutto più ovvio, più visibile. Basta alzarsi un po’ per avere un orizzonte più vasto. Distaccarsi, allontanarsi, ci rende più vicini a comprendere che i confini che abbiamo creato durante i nostri millenni di storia, di guerre, di divisioni, sono inventati, immaginari, arbitrari. Che non ha senso di parlare di barriere o di muri, soprattutto oggi. Siamo tutti abitanti di questo ecosistema, siamo tutti fratelli. Dovremmo impegnarci a condividere le nostre risorse e il nostro ingegno per riutilizzare e non sfruttare le risorse, per essere l’equipaggio di questa astronave che è la Terra“: lo ha dichiarato a Circo Massimo, su Radio Capital, il colonnello Luca Parmitano, astronauta italiano dell’ESA. “Sono assolutamente orgoglioso della mia provenienza, della bandiera che porto da decenni sulla spalla sinistra, del mio accento italiano“.

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