Clima: conferenza online sulla “Variabilità climatica dell’Antartide negli ultimi 2000 anni”

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Martedì 26 giugno, dalle 12:30 alle 13:20, si terrà la conferenza online del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (cmcc) e della Società Italiana per le Scienze Climatiche (SISC) dal titolo “Variabilità climatica dell’Antartide negli ultimi 2000 anni”. Presenterà Barbara Stenni, professoressa associata di geochimica (Università Ca’ Foscari di Venezia), mentre Carlo Barbante, Presidente della SISC, farà da moderatore.

Le tendenze climatiche della regione antartica sono poco caratterizzate, a causa della brevità e della scarsità delle osservazioni climatiche dirette e della grande portata della variabilità climatica interannuale su scala decennale. Di conseguenza, la conoscenza delle passate temperature e della variabilità climatica dell’Antartide dipende prevalentemente da registrazioni di indicatori provenienti da archivi naturali.

Le ricostruzioni delle paleotemperature (temperature ambiente dei mari o delle superfici emerse nel corso dei tempi geologici) dell’Antartide si basano principalmente sulle registrazioni degli isotopi stabili dell’acqua delle carote di ghiaccio.

I primi tentativi di ricostruire la storia termica su scala continentale dell’Antartide negli ultimi 2000 anni indicano che su questa scala l’Antartide è l’unica regione terrestre dove la tendenza di raffreddamento a lungo termine degli ultimi 2000 anni non è ancora stata invertita dal notevole riscaldamento degli ultimi tempi. Tuttavia, questa ricostruzione delle temperature antartiche ha grandi incertezze e maschera importanti caratteristiche su scala regionale dell’evoluzione climatica dell’Antartide negli ultimi 2000 anni.

Nella conferenza, verrà presentato un grande database del paleoclima che include registrazioni di isotopi delle carote di ghiaccio di 7 distinte regioni climatiche dell’Antartide. La prima quantificazione a lungo termine del clima regionale presentata costituisce la base per le valutazioni dei fattori passati, presenti e futuri che guidano il clima antartico.

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