Gli esperti del Servizio Geologico statunitense (USGS) temono che la lava eruttata finora dal vulcano Kilauea non abbia neanche scalfito la superficie delle sue riserve nascoste di magma. Quando è stata posta la domanda sul momento in cui le camere del vulcano si svuoteranno, l’USGS ha ammesso che non c’è modo di saperlo con precisione.
“Non abbiamo l’assoluta certezza di quanto magma sia immagazzinato al di sotto della cima. Abbiamo solo stime, ma siamo abbastanza sicuri del fatto che sia almeno 100 volte superiore alla quantità eruttata finora dalla fessura numero 8. Quindi, all’attuale ritmo delle eruzioni, avremmo bisogno di anni prima che la vetta si svuoti. La pressione al di sotto della cima è già abbastanza bassa, quindi è improbabile che uno scenario simile possa entrare in gioco. Sono necessari certi livelli di pressione per guidare il magma dalla vetta al sito delle eruzioni lungo la zona di faglia orientale”, hanno fatto sapere dall’USGS.
Il Servizio Geologico statunitense ha aggiunto anche che è improbabile che la vetta del vulcano collassi su se stessa nonostante l’intensa attività vulcanica intorno al cratere che continua a sprofondare. La notizia arriva dopo che i dati raccolti dai satelliti dell’Agenzia Spaziale Europea hanno svelato una rapida deformazione della vetta del vulcano.
Alle 6:25 del mattino (ora locale) di ieri, 17 giugno, l’USGS ha registrato un piccolo crollo esplosivo della vetta stessa. Al momento, almeno 5 fessure lungo la zona di faglia orientale rimangono attive, con potenti fontane di lava prodotte dalla fessura numero 8 nella suddivisione di Leilani Estates.