Battaglia densa d’impegni ieri per l’Associazione Marevivo per la celebrazione della Giornata Mondiale degli Oceani.
A bordo della Nave Scuola Vespucci, presso il porto di Gaeta, sulle spiagge di Lampedusa, con gli studenti di Sciacca e con i Delfini Guardiani della Maddalena l’associazione ha avuto modo di spiegare le campagne di tutela ambientale che sta portando avanti nel tentativo di arginare il grave problema della dilagante presenza di plastiche e microplastiche in mare.
Sul veliero più bello d’Italia, l’Amerigo Vespucci, il direttore di Marevivo Mariella Gattuso ha descritto al Comandante Roberto Recchia, al Contrammiraglio Nicola De Felice del Comando Marittimo Sicilia, al sindaco di Palermo Leoluca Orlando e alla stampa presente alla conferenza promossa dalla Marina Militare, i risultati raggiunti con la campagne “#Mare Mostro” e “#FaiDaFiltro” che hanno originato l’introduzione di una legge che vieta la produzione nel 2019 dei cotton fioc in plastica e, dal 2020, l’uso delle microplastiche nei detergenti e nei cosmetici.
Il direttore ha descritto anche le nuove campagne di Marevivo: “#Stop MicroFibre” finalizzata alla ricerca e alla produzione di nuovi sistemi filtranti per lavatrici, idonei a bloccare la fuoriuscita delle microfibre che sfuggono nei lavaggi delle fibre sintetiche; la campagna “#EmergenSea” intesa a ribadire l’importanza del concetto di valore legato al riciclo delle bottiglie di plastica che viene sostenuto da apposite istruzioni poste in cartelle affisse sui traghetti di molte compagnie di navigazione e l’installazione di macchine compattatrici di bottiglie di plastica a bordo e nei punti più strategici di molte località balneari; le campagne “#EcoCannucce” e “#StopSingleUsePlastic” per ridurre l’uso della plastica monouso e le cannucce di plastica.
Le cannucce di plastica sono il 5° rifiuto che più frequentemente viene rinvenuto sulle spiagge; se ne consumano quotidianamente oltre un miliardo e le utilizziamo solo per pochi minuti, mentre il mare c’impiega più di 500 anni per smaltirle.
L’impegno è consacrato anche in una lettera che il presidente di Marevivo Rosalba Giugni ha scritto al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ai vice Presidenti, Luigi di Maio e Matteo Salvini, al Presidente della Camera, Roberto Fico, alla Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati e a tutti i Ministri per chiedere di dare sin da subito il buon esempio, introducendo il divieto dell’impiego di prodotti di plastica “usa e getta” nei servizi e negli uffici delle istituzioni. Alla lettera istituzionale, l’associazione ha fatto seguire anche una mobilitazione popolare, lanciando la petizione: “#StopSingleUsePlastic” sulla piattaforma Change.org. e una iniziativa social per la Giornata Mondiale degli Oceani, invitando tutti a rinunciare alle cannucce di plastica e fare una foto al drink senza cannuccia e condividerla con l’hashtag “#rifiutalacannuccia”.
La lotta alla plastica usa e getta è stato il tema principale della Giornata Mondiale dell’Ambiente 2018. A dichiararlo è Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, che invita a “rifiutare quello che non si può riutilizzare”. L’attenzione è, dunque, ancora una volta sull’inquinamento da plastica e sulla necessità di agire per contrastare il problema: a questo scopo le Nazioni Unite hanno lanciato la campagna #BeatPlasticPollution, per sensibilizzare i cittadini ed invitarli a ridurre il consumo di plastica monouso.
Lo scorso 28 maggio la Commissione Europea ha presentato la Proposta di direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio, COM(2018) 340 final – 2018/0172 (COD), relativa alla riduzione dell’impatto sull’ambiente, in particolare su quello marino, di alcuni prodotti di plastica. La direttiva prevede per gli Stati membri, entro due anni dalla sua entrata in vigore, l’obbligo di attuare provvedimenti finalizzati a vietare le plastiche monouso e di ridurre l’impatto degli altri rifiuti contenenti plastica.
Grazie all’azione di Marevivo, il nostro Paese è stato il primo nell’UE ad approvare, nell’ambito della legge di bilancio 2018, misure finalizzate a vietare l’impiego di materiale non biodegradabile nei bastoncini per la pulizia delle orecchie e delle microplastiche nei cosmetici. In vista di questa lungimiranza, l’associazione chiede l’emanazione di un idoneo e appropriato provvedimento che vieti l’uso delle plastiche monouso in tutte le sedi delle istituzioni.
Per Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo: «A guidare questo cambiamento devono essere innanzitutto le istituzioni. L’Unione Europea parla di alfabetizzazione marina (ocean literacy) ed è di importanza cruciale per il nostro Paese che tutti i cittadini, a partire dai decisori politici, siano più sensibili ai temi della tutela ambientale. L’Italia deve promuovere globalmente uno sviluppo sostenibile. In particolare, vanno individuate politiche di salvaguardia dell’ambiente urbano e dello smaltimento dei rifiuti, attraverso opportune e calibrate azioni di recupero, eliminando il cosiddetto vuoto a perdere, investendo sempre di più sull’economia circolare».
Nel 2020 la Francia vieterà la produzione e la vendita di tutte le stoviglie monouso di plastica, spingendo i produttori a sostituirle con quelle biodegradabili. Anche la Regina Elisabetta di Inghilterra ha recentemente bandito l’uso della plastica monouso a Buckingham Palace e nelle altre residenze reali, sia per il pubblico, che per gli addetti agli uffici. E se in Gran Bretagna, come ha sottolineato la Premier Theresa May: “la quantità di plastica monouso sprecata ogni anno riempirebbe 1000 Royal Albert Hall”, nel nostro Paese quante volte la plastica monouso sprecata colmerebbe il Colosseo?