Nasce a Milano-Bicocca l’Università del Crowdfunding. Il primo progetto per raccogliere finanziamenti aperto a tutta la comunità dell’Università di Milano-Bicocca, a partire da studenti e ex studenti.
Dopo il successo della raccolta fondi per CoderBot, il robot didattico per le scuole primarie e secondarie, chiusa con più di 7mila euro di fondi raccolti in due mesi (oltre il 140 per cento dell’obiettivo), ora l’Università di Milano-Bicocca, in partnership con Produzioni dal Basso – la più grande community Italiana di crowdfunding – lancia la piattaforma che consente a studenti, ex studenti, docenti, ricercatori, dottorandi e dipendenti dell’Ateneo di finanziare i propri progetti con il crowdfunding e il supporto delle aziende partner.
Tre i punti cardine dell’iniziativa, varata in concomitanza con le celebrazioni del Ventennale:
- mettere a disposizione una modalità di finanziamento alternativa e complementare ai tradizionali grant e bandi;
- offrire l’opportunità di misurarsi col mercato attraverso la gestione delle campagne;
- incrementare il senso e l’attitudine all’imprenditorialità
Elemento caratterizzante del progetto è il coinvolgimento di aziende ed enti terzi attraverso lo strumento del cofinanziamento delle campagne: i progetti presentati e selezionati da una commissione di esperti che riusciranno a raccogliere almeno il 50 per cento dell’obiettivo necessario a realizzare l’idea direttamente dal crowdfunding, otterranno il restante 50 per cento dalle aziende partner dell’iniziativa.
Il primo bando è atteso in autunno. Durante l’estate, attraverso i social Bicocca e Produzioni dal Basso, ci sarà una sorta di diario di avvicinamento dedicato ai futuri fundraiser. Informazioni, suggerimenti, casi di successo e molto altro per stimolare la nascita di una cultura del crowdfunding.
A settembre saranno organizzati workshop e altre iniziative informative per approfondire questi temi, presentare il bando in dettaglio e lanciare il sito dedicato.
Ma quali sono i vantaggi di Bicocca Università del Crowdfunding per studenti e docenti?
«È un modello innovativo – dice il rettore Cristina Messa – e per ora unico nel suo genere, almeno tra le Università italiane. I progettisti selezionati riceveranno formazione e assistenza per imparare a costruire campagne di successo. I mini corsi saranno dedicati a fornire strumenti efficaci per favorire l’interesse di potenziali sostenitori. Da qui nasce l’idea di chiamare la piattaforma Università del Crowdfunding».
I prossimi passi
Dopo la pubblicazione del bando i progetti selezionati inizieranno il percorso di training che si svolgerà a cavallo tra novembre e dicembre. Entro la fine di dicembre le campagne saranno pubblicate in piattaforma. Nella primavera 2019 scatterà la seconda call for ideas. I bandi verteranno su temi di volta in volta concordati con le aziende finanziatrici e scelti tra quelli in cui l’Università può esprimere al meglio idee e innovazione.
«Questo modello di raccolta fondi – dice il pro rettore alla Valorizzazione della Ricerca Danilo Porro – permetterà alle imprese di valorizzare in chiave di comunicazione il proprio impegno sociale a favore della ricerca e a studenti e ricercatori di sviluppare e ampliare i rapporti con le aziende. Per tutti, una palestra per testare e sviluppare le soft skill necessarie per confrontarsi con il mercato e l’imprenditorialità: comunicare le proprie idee e fare network con il mondo delle imprese, convincere i finanziatori a credere nel proprio progetto, attirare gli investimenti, fare gioco di squadra».
«È un onore per noi di Produzioni dal Basso essere stati selezionati come piattaforma partner di una operazione così prestigiosa ed interessante – commenta Angelo Rindone, CEO del portale di crowdfunding – Il mondo dell’Università e della ricerca può utilizzare lo strumento del crowdfunding come driver per alimentare nuovi progetti coniugati a un approccio didattico che si propone di potenziare nuove competenze: dalla creazione di un business plan alla capacità di progettazione e comunicazione di un’idea, fino alla sua realizzazione».
Lo sviluppo futuro dell’Università del Crowdfunding prevede la creazione di un ambiente completo che alla modalità reward based affianchi anche l’equity based crowdfunding, adatto al finanziamento di spin-off e start-up, nell’ottica di introdurre sempre più strumenti di finanza alternativa a disposizione della ricerca scientifica e dell’innovazione e di diffondere la cultura dell’imprenditorialità.
In questo modo anche in università, luogo vocato a ricerca e innovazione, potrà svilupparsi un vero e proprio sistema che combina tutte le possibilità offerte dal crowdfunding in un’ottica di sviluppo dei prodotti e crescita dell’azienda. Un sistema integrato e orientato all’uso della finanza alternativa nel senso più flessibile e adeguato allo sviluppo dell’innovazione.