L’accesso a dati satellitari e a tecnologie geo-spaziali all’avanguardia sarà ampliato grazie a una più stretta collaborazione tra la FAO e la Norvegia, la cui Iniziativa Internazionale per il Clima e le Foreste (NICFI) ha deciso di estendere una innovativa piattaforma digitale della FAO che aiuta i paesi a misurare, monitorare e riferire sulle loro foreste e sull’uso del suolo.
Il progetto triennale da 6 milioni di dollari, annunciato durante il Forum sulla Foreste Tropicali di Oslo, consentirà di incrementare la potenza e la portata della piattaforma di monitoraggio forestale della FAO, detta SEPAL (Sistema per l’accesso ai dati di osservazione della terra, elaborazione e analisi per il monitoraggio del territorio).
La piattaforma, di facile utilizzo, offre ai paesi in via di sviluppo un accesso senza precedenti ai dati satellitari e a una super-capacità di elaborazione dei dati, aprendo loro la strada per migliorare l’accuratezza e la trasparenza dei piani nazionali per mitigare gli effetti del cambiamento climatico e ottimizzare le politiche di utilizzo del territorio e la loro realizzazione.
“I governi, la società civile, le aziende e i cittadini hanno bisogno d’informazioni accurate e complete per gestire le foreste“, ha dichiarato il direttore di NICFI, Per Pharo. “Ciò è di fondamentale importanza negli sforzi per combattere la deforestazione – sforzi che devono avere successo se vogliamo raggiungere gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile e rispettare gli accordi di Parigi“.
“Piattaforme come SEPAL mostrano come le tecnologie più all’avanguardia possono rendere le informazioni sulle foreste più facili e veloci. SEPAL ha abbassato i costi, rimosso le barriere e migliorato il monitoraggio delle foreste per più di una dozzina di governi nazionali. Sono impaziente di vedere cosa può raggiungere SEPAL con nuovo accesso a dati satellitari ad alta risoluzione“.
SEPAL consente agli utenti di interrogare ed elaborare i dati satellitari in modo rapido ed efficiente, adattarli alle esigenze locali e produrre rapidamente analisi geo-spaziali sofisticate e pertinenti. Sfruttando i super computer basati su cloud e le moderne infrastrutture di dati geo-spaziali (ad esempio Google Earth Engine), SEPAL consente l’accesso e l’elaborazione di fondamentali dati storici satellitari, nonché a dati più recenti da Landsat e a dati ad alta risoluzione dal programma europeo Copernicus.
Un esempio portato in una recente sessione di formazione in Indonesia ha mostrato come la piattaforma consenta il rilevamento rapido di cambiamenti nella posizione e nella portata delle aree bruciate. Tali informazioni sono di enorme utilità per monitorare le attività che riguardano le emissioni di gas serra.
“Questo progetto sottolinea come la FAO offra preziosi servizi ai paesi membri, fornendo loro i mezzi per ottenere risultati sostenibili con i loro piani nazionali di sviluppo e per il clima“, ha dichiarato Hiroto Mitsugi, Assistente Direttore Generale della FAO per il Dipartimento Foreste.
Il nuovo accordo tra Norvegia e FAO consentirà il potenziamento della piattaforma e l’acquisizione e la distribuzione di immagini satellitari ad alta risoluzione tramite SEPAL. Insieme a partner come il Forest Carbon Partnership Facility della Banca mondiale, SEPAL migliorerà il monitoraggio delle foreste e contribuirà alle attività di Misurazione, Segnalazione e Verifica (MRV) dello stock di carbonio delle foreste richieste dal programma REDD+* per i paesi che fanno passi avanti verso pagamenti basati sui risultati per azioni che riducono le emissioni da deforestazione e da degrado forestale oltre che favorirne la conservazione e la gestione sostenibile.
“Nell’ambito di questo nuovo accordo, SEPAL svolge un ruolo chiave nell’aiutare i paesi in via di sviluppo a utilizzare il potere delle immagini satellitari ad alta risoluzione nei loro sforzi per monitorare, misurare e riferire sulle loro foreste“, ha affermato Tiina Vähänen, Coordinatrice del REDD/National Forest Monitoring presso la FAO. “L’adozione e l’uso di SEPAL è stato notevole: a giugno 2018, SEPAL ha oltre 1000 utenti registrati e attivi che rappresentano 225 organizzazioni in 85 paesi“.
Le risorse geo-spaziali della FAO
SEPAL è in prima linea in Open Foris, una serie di innovativi strumenti tecnici accessibili a tutti, che sfruttano le partnership tecniche con Google e altri sviluppati dal Dipartimento Forestale della FAO per l’utilizzo da parte dei paesi. Il software Open Foris aiuta la FAO a sostenere i paesi nello sviluppo di solidi sistemi di monitoraggio delle foreste nazionali attraverso la progettazione di sondaggi, la raccolta di dati, l’analisi e la condivisione delle informazioni. SEPAL aggiunge funzionalità complete di elaborazione delle immagini e ha il potenziale di essere utilizzato per altre attività, compresa la rilevazione di cambiamenti su piccola scala nelle foreste, come quelle associate alla raccolta illegale o non sostenibile del legname.
Il miglioramento delle informazioni sulle foreste e l’uso del suolo a livello nazionale è importante per una buona definizione delle relative politiche ed anche di quelle in materia di mezzi di sussistenza rurali e produzione alimentare. SEPAL può anche contribuire ad aumentare l’accuratezza e la trasparenza delle segnalazioni a programmi e processi internazionali, come la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), gli Obiettivi di sviluppo sostenibile e le Valutazioni globali delle risorse forestali della FAO.
“La disponibilità di piattaforme accessibili come SEPAL sta contribuendo agli straordinari progressi compiuti dai paesi nel dare resoconti al programma REDD+ e alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, con 34 paesi che hanno presentato 38 livelli di emissioni forestali di riferimento (FREL) e quattro paesi che hanno riportato i risultati per un totale di oltre 6 miliardi di tonnellate equivalenti di biossido di carbonio per le riduzioni delle emissioni“, ha affermato Julian Fox, responsabile ad interim del National Forest Monitoring presso la FAO.
Al Forum di Oslo è stata lanciata una nuova pubblicazione della FAO, “Dai livelli di riferimento al resoconto dei risultati: REDD + sotto l’UNFCCC, aggiornamento 2018” sintetizza questo significativo progresso.
“Particolarmente sorprendente è l’aumento di cinque volte del numero dei paesi che segnalano incertezze sul loro livello di emissioni forestali di riferimento, un passo fondamentale sulla strada per rendere REDD trasparente e verificabile, raccomandato dal Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC)“, ha affermato Fox.