Dopo l’annuncio diffuso a novembre, la Northrop Grumman – multinazionale stunitense nel campo aerospaziale e della difesa – ha ricevuto il via libera dalla Federal Trade Commission, acquisendo ufficialmente Orbital Atk, tra i più grandi produttori di razzi ausiliari utilizzati nei missili, per un valore di 9,2 miliardi di dollari. Secondo le condizioni dell’accordo, la Orbital diventerà la quarta divisione del gruppo – denominata Norhrop Grumman Innovation System – e offrirà servizi complementari nel campo della tecnologia aerospaziale e dei sistemi difensivi. Specializzata in veicoli di lancio, piccoli satelliti, sistemi di propulsione e alcuni programmi militari la Orbital Atk amplierà l’offerta della Northrop, specializzata in altre aree – come ad esempio nel campo di satelliti più grandi – con il compito di fornire alla multinazionale razzi a propellente solido. Tali razzi – riporta Global Science – sono conosciuti per essere maggiormente efficienti e controllabili, il che rende il loro impiego la soluzione maggiormente impiegata in ambito militare, come nei missili.
Garantire la concorrenza nel settore razzi a propellente solido infatti è una questione chiave per il Dipartimento della Difesa e attualmente, insieme alla Orbital rimane solo un altro produttore nel settore: Aerojet Rocketdyne. L’Air Force prevede di acquisire un nuovo missile balistico intercontinentale, chiamato Ground Deterrent Strategic Deterrent, con Northrop Grumman e Boeing in competizione per il premio e come primi appaltatori Orbital ATK e Aerojet.
Ma il business militare spaziale non si ferma qui. L’Orbital Atk, ad aprile, ha sviluppato OmegaA, un lanciatore di nuova generazione per il lancio di satelliti militari di classe media, progettato appositamente per competere per i lanci della sicurezza nazionale, mentre la Northrop Grumman ha recentemente ottenuto un contratto con l’Air Force per lo sviluppo di satelliti di prossima generazione per l’allarme missilistico.
Grazie all’accordo con la Nasa, inoltre, Orbital Atk trasporta per mezzo della sua navetta Cygnus – progettata con il contributo industriale di Thales Alenia Space Italia – equipaggiamenti scientifici e rifornimenti per gli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale.