Il sogno europeo delle “Sentinelle” del Pianeta nasceva ben 20 anni fa, con la firma del Manifesto di Baveno, con cui le principali istituzioni spaziali europee si impegnavano a dare vita ad un programma di monitoraggio globale per l’ambiente e la sicurezza. Partito nel 2001 con il nome di Gmes (Global Monitoring for Environment and Security) e successivamente soprannominato Copernicus, è diventato il più grande programma di osservazione satellitare della Terra, gestito dalla Commissione Europea in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea.
La costellazione è composta dai 7 satelliti operativi in orbita (destinata a crescere fino a 20), e le applicazioni sono numerose: riguardano cambiamenti climatici, sviluppo sostenibile, gestione dei disastri naturali, monitoraggio dei mari, della vegetazione e dell’atmosfera.
Copernicus oggi e domani celebra l’anniversario a Baveno con un evento speciale organizzato da Commissione Europea ed ESA col sostegno del Ministero della ricerca italiano.