Chris Froome, il 33enne campione di ciclismo del Team Sky, fresco vincitore del Giro d’Italia e della Vuelta di Spagna, indosserà una speciale divisa al prossimo Tour de France. Froome e compagni indosseranno delle maglie che sosterranno la campagna Ocean Rescue allo scopo di contribuire a sensibilizzare le persone sulla lotta all’inquinamento degli oceani. Le divise, che presentano un’orca sul retro, sono state create utilizzando esclusivamente materiale plastico presente negli oceani.
Froome, il primo britannico a vincere i 3 più importanti tour e uno dei pochi nella storia a riuscirci, ha dichiarato: “È fantastico che il team sostenga una causa così importante, una causa che sta avendo un impatto enorme nel mondo in cui viviamo oggi. L’edizione speciale della divisa è stupenda e ci aiuterà davvero ad accrescere la sensibilità al Tour de France”.
Il Team Sky si è impegnato a rimuovere tutti gli imballaggi monouso di plastica dalle sue operazioni entro il 2020 e lavora con i suoi partner per eliminare questi rifiuti dai suoi prodotti e dalla sua catena di approvvigionamento entro la stessa data. Anche i sostenitori del team saranno incoraggiati a cambiare le loro abitudini per quanto riguarda la plastica monouso. Riceveranno consigli per evitare gli imballaggi di plastica quando si godono lo sport da casa o quando sono in sella alla propria bici.
Sir Dave Brailsford, team principal della squadra, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di unirci a questa importante battaglia per cambiare i comportamenti e aiutare a salvare i nostri oceani. Come tutte le parti della società, il ciclismo deve fare di più per ridurre il suo ricorso alla plastica monouso a qualsiasi livello. La natura del nostro sport significa che abbiamo una responsabilità speciale verso l’ambiente e al Team Sky vogliamo assumere un ruolo guida”.
Il CEO Jeremy Darroch ha concluso: “Sono molto felice che il Team Sky e i suoi corridori si impegneranno a sostenere la nostra campagna. Oggi stiamo invitando la comunità del ciclismo ad apportare piccoli cambiamenti e ad unirsi a noi per impedire che i nostri oceani affondino nella plastica”.