Astronomia, ESO: “Antu” apre le palpebre del suo occhio high-tech per una lunga notte di osservazione del cosmo

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La fotografia in alto, scattata da Vincenzo Forchi, offre una visione unica di uno dei residenti più famosi – e laboriosi dell’ESO. Questa cacofonia di colore, struttura e macchinario è l’interno del Telescopio Unitario 1 (UT1) di 8,2 metri del Very Large Telescope (VLT) dell’ESO, presso l’Osservatorio di Paranal, nel nord del Cile. UT1 viene chiamato in modo più affascinante “Antu”, che significa Il Sole nella lingua indigena Mapuche della regione. Gli altri UT prendono il nome rispettivamente dalla Luna, dalla Croce del Sud e da Venere – Kueyen, Melipal e Yepun.

L’immagine di Forchi mostra Antu mentre apre le palpebre del suo occhio high-tech e si prepara per una lunga notte ad osservare il cosmo. Alla base dell’edificio, le luci artificiali riempiono la zona con un bagliore giallo incandescente. Sopra, i colori blu e argento delle parti metalliche del telescopio sono completati dal caldo abbraccio arancione dei raggi finali del Sole, che spargono sui numerosi lembi, o persiane, che circondano la cupola del telescopio.

Vincenzo ha inviato questa fotografia al gruppo Your ESO Pictures Flickr group. Il gruppo Flickr viene regolarmente visitato e le migliori foto vengono selezionate per fare parte della famosa serie Foto della settimana.

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