Grazie alle innovative tecnologie introdotte all’inizio del nuovo millennio, negli ultimi decenni si è lavorato molto per mantenere e incrementare il livello di qualità degli edifici in legno assicurando costruzioni, non solo sostenibili ed efficienti dal punto di vista energetico, ma anche durevoli nel tempo. È in questo processo di continua ricerca e di miglioramento che si inserisce il sistema di monitoraggio S.A.L.E (Sistema Affidabilità Legno Edilizia) sviluppato da Conlegno ed Assolegno che permette, tramite l’impiego di sonde e trasduttori, di controllare l’umidità, individuare eventuali deformazioni delle strutture portanti e intervenire prontamente in caso di necessità.
“In questa fase di grande espansione del settore della bioedilizia, Conlegno si impegna costantemente per migliorare la qualità delle costruzioni in legno, trovando soluzioni alternative e funzionali – spiega Alberto Cavalli, referente dell’area tecnica Legno Strutturale di Conlegno – Il sistema di monitoraggio S.A.L.E. nasce proprio dall’esigenza di conoscere il comportamento delle strutture di legno nel tempo, attraverso un monitoraggio costante, al fine di ottimizzare gli interventi di manutenzione e incrementare la vita utile degli edifici, l’efficienza e il livello di sicurezza”.
Un valore aggiunto che Conlegno, Consorzio Servizi Legno Sughero, garantisce grazie a un sistema di monitoraggio specifico per edifici in legno sviluppato in collaborazione con Assolegno e Logica H&S. Il progetto rientra nell’ambito del protocollo S.A.L.E (Sistema Affidabilità Legno Edilizia), lo schema di certificazione di proprietà di FederlegnoArredo e Conlegno rivolto alle aziende che costruiscono edifici a struttura portante in legno e che si propone di favorire la diffusione di edifici di qualità.
Il sistema permette di monitorare i punti più sensibili di un edificio a struttura portante in legno e misurare il tasso di umidità. Inoltre, per gli edifici che superano una certa altezza è possibile calcolare anche eventuali spostamenti rispetto alla verticale. Il tutto avviene in modo completamente automatizzato: il sistema effettua le misure in autonomia e invia report e messaggi di allarme qualora i parametri rilevati superino i livelli di soglia definiti. Le prime esperienze di monitoraggio sono state avviate già nel corso del 2016 e, ad oggi, sono oltre 180 le unità abitative monitorate, per una superficie totale di oltre 20.000 m2.
“Il controllo di un edificio durante la sua vita è uno strumento sempre più importante per una gestione ottimale e sicura del patrimonio edilizio – prosegue Alberto Cavalli – Un monitoraggio di questo tipo permette di identificare precocemente eventuali problemi strutturali e riconoscere situazioni di rischio”.