Quando effettuare il taglio del cordone e come?

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Il clampaggio del cordone ombelicale, o più comunemente “il taglio del cordone”, è una procedura necessaria che serve a separare definitivamente la mamma dal bambino appena nato. Molti genitori si chiedono però quando sia più giusto effettuarlo una volta avvenuto il parto.

Infatti, la tempistica del clampaggio del cordone ombelicale è un argomento molto delicato che crea sempre delle discussioni, come conferma anche il comitato dell’American College of Obstetricians and Gynecologyst e dall’American Academy of Pediatrics1.

Diversi studi clinici mostrano infatti che un taglio tardivo potrebbe ridurre il rischio di comparsa di anemia da carenza di ferro nel bambino, favorendo capacità antiossidanti1,2. Tuttavia, un taglio troppo ritardato potrebbe portare a diverse complicanze, come un aumento del numero di globuli rossi nel sangue, la policitemia3, trattabile con fototerapia come l’ittero4. Inoltre, uno studio ha messo in evidenza che il clampaggio precoce del cordone permette di raccogliere un maggior numero di cellule CD34+, ovvero cellule staminali5.  Secondo una recente review6 inoltre, è risultato evidente come la tempistica del clampaggio non deve essere predefinita, ma deve tener conto soprattutto della salute del neonato e della sua fisiologia e quindi essere “personalizzata”.

Dunque, la scelta di quando tagliare il cordone deve essere fatta prima di tutto sullo stato di salute della mamma e del suo bambino, e non deve essere basata sulla raccolta del sangue cordonale. Questo, ovviamente, significa dare maggiore importanza alla salute della donna e del neonato, perché comunque cellule CD34+ saranno lo stesso derivabili1. L’OMS ha redatto delle raccomandazioni che riguardano il clampaggio ritardato7, consigliando una tempistica che va da uno a tre minuti dopo il momento della nascita.

Il New York Blood Center, sottolinea che un clampaggio tardivo potrebbe ridurre la possibilità di riuscire a raccogliere quantità di sangue cordonale sufficienti per la conservazione e la donazione. L’American College of Obstetricians and Gynecologists, a tal proposito, ha redatto uno studio sul clampaggio tardivo dove si evince che tagliare il cordone tra 30 ai 60 secondi dopo la nascita potrebbe portare a iperbilirubinemia, ovvero un aumento di bilirubina e un quantitativo decisamente ridotto di cellule staminali cordonali.

Dunque, i genitori che decidono di optare per un clampaggio tardivo, devono prendere in considerazione se è meglio che il neonato abbia una quantità più elevata di ferro al momento della nascita o se si preferisce raccogliere una quantità sufficiente di cellule staminali cordonali che possono essere utili per fini terapeutici in futuro. Questo argomento è stato discusso anche durante il congresso mondiale sul sangue cordonale tenutosi a Londra e l’audience è rimasto stupito del dilemma in quanto in realtà nei paesi sviluppati non esiste un reale pericolo di anemia dovuta al clampaggio precoce8.

Joanne Kurtzberg, presidente della Cord Blood Association, discuterà quanto citato presso una conferenza che si terrà a settembre a Miami sulla conservazione del cordone e in particolar modo la collaborazione tra banche pubbliche e private per i trapianti e la terapia cellulare8.

Infatti, conservare il cordone ombelicale oltre a essere utile nel trattamento di oltre 80 diverse malattie, potrà aiutare a mettere a punto anche nuove terapie per patologie al momento incurabili. Si tratta di una possibilità unica per tutte le famiglie che scelgono di pensare al futuro dei propri figli.

Per maggiori informazioni sulla conservazione del cordone ombelicale: www.sorgente.com

 

Fonti:

  1. Committee Opinion No.543: Timing of umbilical cord clamping after birth. Obstet Gynecol. 120(6): p. 1522-6.
  2. Diaz-Castro, J., et al., The timing of cord clamping and oxidative stress in term newborns. Pediatrics. 134(2): p. 257-64.
  3. Hutton, E.K. and E.S. Hassan, Late vs early clamping of the umbilical cord in full-term neonates:

systematic review and meta-analysis of controlled trials. JAMA, 2007. 297(11): p. 1241-52.

  1. McDonald, S.J. and P. Middleton, Effect of timing of umbilical cord clamping of term infants on maternal and neonatal outcomes. Cochrane Database Syst Rev, 2008(2): p. CD004074.
  2. Pafumi, C., et al., Two enrichment methods to obtain CD34+ stem cells from umbilical cord blood. Bratisl Lek Listy, 2001. 102(4): p. 183-6.
  3. Hooper SB, Binder-Heschl C, Polglase GR, et al. The timing of umbilical cord clamping at birth:

physiological considerations. Maternal Health, Neonatology and Perinatology. 2016;2:4.

doi:10.1186/s40748-016-0032-y

  1. who.int
  2. sorgente.com
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