“La tecnologia è neutrale, è il modo in cui l’uomo la utilizza che può cambiare il mondo“: lo ha dichiarato Paul Daugherty, chief technology & innovation officer di Accenture, quarto ospite ‘Meet the Media Guru’ che, al Museo nazionale della Scienza e della Tecnologia ‘Leonardo da Vinci’ di Milano, ha indagato il futuro della convivenza del binomio uomo-macchina in ambito lavorativo.
Nonostante la concezione di Intelligenza Artificiale contemporanea sia solo agli albori, per Paul Daugherty, “l’innovazione che porterà nelle nostre vite sarà qualcosa di incredibile, paragonabile solo all’invenzione dell’elettricità“.
Secondo Daugherty ci sono 3 miti da sfatare riguardanti l’AI.
- I robot non sono una minaccia: l’Intelligenza Artificiale non distruggerà l’umanità, ma le si affiancherà semplificando alcune operazioni ancora oggi nelle mani dell’uomo;
- Le macchine non ruberanno il lavoro: i robot non sostituiranno il fattore umano, bensì contribuiranno a creare nuovi posti di lavoro con il nascere di professioni a oggi inesistenti. Le macchine devono essere intese come innovazioni tecnologiche con cui collaborare, spetta all’uomo aggiornare le proprie competenze e abilità per stare al passo con il progresso. Le leadership devono favorire questo processo;
- Le metodologie non cambieranno: a modificare non sarà l’approccio al lavoro, ma i termini in cui l’uomo basa la propria collaborazione che non deve essere uomo-macchina, ma uomo + macchina, una addizione che consente di raggiungere nuove frontiere.