“Forza mamma. Abbiamo ancora bisogno del tuo coraggio. L’affetto per te che in tanti mi stanno testimoniando invitandomi ad abbracciarti forte è molto più grande dello squallore di chi ha creduto che un’esile donna di novantasei anni fosse terreno agevole per esercizi di prepotenza. Torneremo a San Martino. Te lo prometto“: questo il post pubblicato su Facebook da Agata Turchetti, una delle figlie di Giuseppa Fattori, “nonna Peppina“, diventata simbolo della resilienza dei terremotati e del loro rifiuto di abbandonare il territorio.
Nonna Peppina è ricoverata per accertamenti all’ospedale di Camerino.
Da una quindicina di giorni soggiornava a Polverina, in un albergo, assistita da un’amica.
La casetta in legno, realizzata per lei dai suoi familiari e ritenuta abusiva, non è stata ancora dissequestrata.
Peppina era stata costretta a vivere in albergo perché la sua casetta abusiva a Fiastra, ora sanata, ha ancora i sigilli, mentre il vecchio container dove si appoggiava è stato rimosso per evitare il sequestro.