Una certezza assoluta nel Salento c’è ed è il disseccamento anomalo, più o meno esteso, di tantissimi olivi; nessuno può contestare ciò che è visibile a tutti. Anche sul nome, CoDiRO (complesso del disseccamento rapido dell’olivo), credo che nessuno abbia da obiettare nulla. Premesso che è di vitale importanza capire da cosa è causato il CoDiRO, se da xylella fastidiosa oppure da funghi oppure da xylella e funghi insieme, nell’attesa di una risposta credo che non si possa stare con le mani in mano ma è necessario tentare qualcosa, intervenire sul campo, visto che l’epidemia avanza. Le fazioni che si sono create intorno al caso, invece di perdere tempo in interminabili discussioni, intervengano sul campo; personalmente sono presente nel mio oliveto da più di 4 anni.
Dal primo disseccamento ad oggi l’unica strada percorribile per frenare tale infausta certezza era e rimane PACE. Nell’era moderna sembrerà una soluzione semplicistica e banale, visto che si tratta di una pratica antica, rispolverata da un cittadino sconosciuto. Ed invece, se attuata da tutti, è l’unica che può funzionare e che può mettere d’accordo tutti. Essa propone una potatura leggera ed un arieggiamento frequente degli olivi; essa non taglia gli alberi ma taglia l’erba spontanea nella quale sono deposte milioni di uova pronte a liberare milioni di insetti vettori dannosi. E, badate bene, propone il taglio dell’erba durante un brevissimo periodo dell’anno: le due settimane centrali del mese di aprile. Quella che crescerà subito dopo insieme ai fiori (con il decespugliamento meccanico l’erba ritorna in fretta) risulterà benefica oltre che innocua, indispensabile agli insetti impollinatori e quindi all’intero ecosistema.
Giorgio Greco