Si è aggravato il bilancio delle vittime della tragedia delle Gole del Raganello in Calabria: nella notte una delle persone rimaste ferite gravemente è deceduta nell’ospedale di Cosenza in conseguenza di un trauma toracico, secondo quanto riferito dal capo della Protezione civile della Regione Calabria, Carlo Tansi. Il numero di morti al momento è 10.
E’ in corso il trasferimento delle salme dalla palestra comunale di Civita – dove nella notte si è svolto il riconoscimento – negli ospedali della zona: i feretri sono stati portati nelle camere mortuarie dei nosocomi di Corigliano, Rossano, Castrovillari e Cosenza.
“La difficolta’ ad avere un quadro chiaro di chi manca all’appello e’ dovuta al fatto che gli escursionisti erano in gruppi sparsi. Molte segnalazioni sono pervenute nella notte al nostro numero verde. Tutte le vittime sono state identificate e, al momento, le persone ricoverate sono 11 e si trovano negli ospedali di Castrovillari quelli meno gravi e di Cosenza quelli piu’ gravi (cinque) e uno a Rossano. Le ricerche non si sono mai interrotte e sono andate avanti tutta la notte. Con la luce del giorno e’ piu’ facile procedere,” ha spiegato Tansi.
Nella notte è stata trasferita in eliambulanza nell’ospedale Cardarelli di Napoli, la bambina rimasta ferita: la decisione e’ stata presa in considerazione della gravita’ delle sue condizioni, dovuta all’ingestione di fango e sabbia. Per lo stesso motivo e’ ricoverata nel reparto rianimazione dell’ospedale di Cosenza la 24enne di Trebisacce, salvata ieri dai soccorritori. Gravi sono anche quattro uomini politraumatizzati.
Sulla regione di provenienza dei feriti, cosi’ come delle vittime, non si hanno ancora notizie certe, dato che praticamente nessuno aveva con se documenti di identita’ dal momento che si erano recati a percorrere a piedi un torrente.
Le operazioni che vedono impegnati uomini e mezzi dei vigili del fuoco, della guardia di finanza e del soccorso alpino saranno spostate anche piu’ a valle fino alla foce del corso d’acqua con il coinvolgimento della Capitaneria di porto perché si teme che alcune persone siano finite in mare: “Pensate che un corpo e’ stato trovato a distanza di cinque chilometri dal punto dell’alluvione,” ha proseguito Tansi.
“Sul numero dei dispersi siamo molto cauti. I numeri che abbiamo dato all’inizio si riferivano a gruppi organizzati. Ora con un numero dedicato, sia in Regione, sia in prefettura, stiamo cercando di avere notizie di eventuali uscite di persone singole o di coppie“: lo ha dichiarato a Skytg24, Paola Galeone, prefetto di Cosenza. Al momento si ritiene siano tre le persone disperse: il dato è stato fornito dai carabinieri e ricavato dalle segnalazioni giunte nelle ultime ore al numero verde 800-222211 della Protezione civile regionale.
Le persone tratte in salvo sono 33. I soccorritori hanno lavorato nella notte con l’ausilio delle torri faro per illuminare la zona. L’area interessata dalla piena è piuttosto ampia.