Ieri mattina uno stormo di 29 ibis eremita della 5ª migrazione guidata dall’uomo è entrato in Italia toccando terra a Thiene: 24 ore nel vicentino e stamattina gli ibis riprenderanno il viaggio in direzione della prossima tappa di Borgo San Lorenzo, ha spiegato il Parco Natura Viva di Bussolengo, unico partner italiano del progetto cofinanziato dall’Ue Life+ ”Reason for hope” per la reintroduzione in natura dell’ibis eremita, affidato ai ricercatori austriaci del Waldrappteam.
”Lo stormo di uomini e uccelli è partito il giorno di Ferragosto dal Lago di Costanza con l’obiettivo di raggiungere il clima mite dell’Oasi di Orbetello, dove gli ibis si tratterranno per svernare fino alla prossima primavera“, spiega Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva. “A quel punto, senza il supporto delle mamme adottive, gli uccelli avranno il compito di ripartire verso i quartieri riproduttivi della Baviera e di compiere il viaggio autonomamente in senso opposto. E ad ogni nuovo ritorno in Italia saranno gli esemplari ormai esperti a condurre a sud i nuovi nati, in un viaggio antico a cui l’uomo aveva posto fine”.
“Alle mamme adottive vengono affidate le uova deposte in un parco zoologico a qualche ora dalla schiusa e da quel momento, instaurano con i piccoli un rapporto che consente loro di crescerli, addestrarli al volo e farsi seguire alla testa dell’ultraleggero. Ma il percorso sarà completo solo quando, arrivati ad Orbetello, il ruolo delle mamme adottive terminerà: gli ibis dovranno dimostrare da soli di poter tornare alla vita selvatica“.