6 italiani su 10 andranno in vacanza quest’estate e di questi il 70% preferirà destinazioni balneari[3], spinti dalle temperature sempre più elevate. Sotto l’ombrellone, dalle spiagge più a nord fino a quelle più a sud della Sicilia, tutti (o quasi) saranno impegnati a discutere dello stesso tema: “Cosa mangiamo”, “ho fame, ma vorrei qualcosa di leggero che non mi appesantisca” e “cosa preparo per i bambini”? La vera sfida è puntare su ricette gustose e al tempo stesso “sane”, che aiutino a tenersi in forma. Si, perché anche nella patria della Dieta Mediterranea il rischio sovrappeso sembra sempre più concreto. Secondo il Food Sustainability Index[4], infatti, oltre il 58% degli adulti è sovrappeso, un dato che coinvolge anche il 36,8% dei bambini e degli adolescenti di età compresa tra 5 e 19 anni. Senza considerare che, nella nostra dieta, elementi come lo zucchero (che rappresenta il 7,6% dell’apporto calorico totale giornaliero) o il sodio (con 4,4g al giorno superiamo quasi del doppio il consumo massimo raccomandato di 2,4 g/giorno) sembrano abbondare. E pensare che pochi sanno che, adottando una dieta sostenibile come quella Mediterranea, oltre a far bene alla nostra salute faremmo bene anche al nostro Pianeta, perché i prodotti che ne sono alla base sono anche tra quelli che impattano meno di tutti sull’ambiente. Per questo la Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition, con la collaborazione dello chef Roberto Bassi e della ricercatrice BCFN Katarzyna Dembska ha studiato il menù sostenibile per le vacanze, per piatti da portare anche sotto all’ombrellone.
“In questi anni stiamo assistendo a una vera e propria “transizione nutrizionale” da una dieta tradizionale come quella Mediterranea, caratterizzata da frutta e verdura, cereali integrali, legumi e olio extra vergine di oliva, a una ricca di proteine animali, alimenti trasformati ricchi di zucchero, sale, grassi e alimenti a basso contenuto di fibre. Un cambiamento nello stile di vita che ha avuto come diretta conseguenza, l’aumento di obesità e sovrappeso. Ecco perché come Fondazione BCFN, abbiamo proposto 5 piatti facili da realizzare, ma al tempo stesso buoni, salutari e sostenibili” – ha dichiarato Katarzyna Dembska, ricercatrice BCFN.
I 5 piatti proposti si basano sui principi della Doppia Piramide Alimentare e Ambientale realizzata dalla Fondazione BCFN, modello grafico che vede affiancata alla classica piramide alimentare (i cui principi coincidono con quelli della Dieta Mediterranea) una nuova piramide (capovolta) “ambientale” nella quale gli alimenti vengono classificati in base alla loro impronta ecologica, ossia l’impatto che la loro produzione può avere sull’ambiente. E se nel corso dell’anno proviamo a stare maggiormente attenti alla linea, è proprio in estate che tendiamo a lasciarci andare. Ecco quindi le proposte di piatti da portare sotto l’ombrellone tra cui scegliere ogni giorno:
- Crocchette di cereali: il miglior alleato in cucina per chi vuole evitare gli sprechi, la polpetta è un prodotto sano che coniuga golosità con il giusto apporto di nutrienti. Queste crocchette, grazie alla presenza dei cereali, permettono di assumere una corretta quantità di fibre e hanno un impatto davvero minimo sull’ambiente: servono appena 172 litri di acqua per produrre gli ingredienti che le compongono – contro i 2.312 litri che servono per una bistecca da 150g.
- Caponata agrodolce con zucchine e melanzane: questo è, forse, IL piatto sostenibile da portare sotto l’ombrellone. Il merito è degli ingredienti – perfettamente bilanciati tra loro e del bassissimo impatto ambientale. Una porzione da 130 grammi di caponata contiene al proprio interno verdure di stagione, che limitano di fatto l’impatto sull’ambiente e che sono al tempo stesso una fonte di sali minerali e vitamine fondamentali in questo periodo dell’anno. E basti pensare che se volessimo rigenerare le risorse consumate per produrre e cucinare gli ingredienti e riassorbire i rifiuti prodotti, avremmo bisogno di 0,6 m2 di terreno (più o meno lo spazio occupato da una lavatrice).
- Spaghettini con agretti, zucchine e ravanelli: il piatto che unisce l’energia garantita dai carboidrati con gli antiossidanti presenti in zucchine e ravanelli. A fare la differenza è il succo di limone che, a prescindere da quando la pasta verrà gustata, manterrà le pietanze fresche e gustose. Si tratta di un piatto leggero sia per la salute che per l’ambiente: per produrlo si emettono appena 204g di CO2 equivalente.
- Pagnottelle con alici marinate e finocchi: la versione gourmet del “classico” panino imbottito da spiaggia. Protagonisti in questa ricetta sono le alici – marinate rigorosamente nel limone – e i finocchi che regalano croccantezza. Queste pagnottelle, grazie alla presenza di pesce azzurro, ci garantiscono il giusto apporto di omega3 (acidi grassi che fanno bene al cuore e al cervello) oltre ad essere facilmente consumabili senza l’uso di posate. Il valore aggiunto? La preparazione non prevede cottura!
- Insalata di pollo con spinacini, sedano, pere e mandorle: sono appena 6 gli ingredienti che compongono questo piatto che ci permette di portare sotto l’ombrellone sia proteine nobili – con l’aiuto del pollo – sia i preziosi acidi grassi essenziali vegetali di cui il nostro corpo ha sempre bisogno. Il protagonista di questo piatto è il petto di pollo, regina delle carni bianche che strizza l’occhio alla sostenibilità. L’impatto ambientale di questo piatto è infatti di circa 581g di CO2 equivalente.
I 5+1 CONSIGLI DI BCFN PER USARE GLI AVANZI IN CUCINA E RIDURRE LA PLASTICA, ANCHE SOTTO L’OMBRELLONE
Ma se da una parte portarsi il cibo da casa può essere sinonimo di lotta allo spreco (ogni anno in Italia gettiamo in media 145 Kg di cibo pro capite), dall’altro dobbiamo stare attenti a non causare un danno all’ambiente. Sì, perché spesso scegliere la classica “schiscetta” può significare ricorrere a packaging e posate di plastica che, una volta utilizzati, vanno dispersi nell’ambiente, sia perché non differenziati correttamente, sia perché gettati via. Una situazione che sta mettendo il Pianeta sotto un’enorme pressione. Guardando al nostro Paese, il caso dell’Italia è emblematico: nel 2017, il 76,5% delle tonnellate di imballaggi in plastica sono stati utilizzati dal settore alimentare[5] per realizzare i packaging dei prodotti.
La Fondazione BCFN ha studiato 5 consigli + 1 per usare meno plastica quando si è fuori casa:
- Prepara ricette utilizzando gli sprechi del giorno prima. In questo modo gli sprechi alimentari saranno ridotti, con grande sollievo da parte del portafogli!
- Evita di utilizzare stoviglie in plastica, e usa contenitori in vetro per portare la frutta e la verdura
- Porta con te una borraccia, l’acqua rimarrà fresca, e non dovrai gettare il contenitore quando avrai finito
- Evita l’utilizzo delle cannucce di plastica: impiegano 500 anni per degradarsi[6] e si riciclano con estrema difficoltà
- Non portare più cibo del necessario e, se avanza qualcosa, consumalo successivamente
5+1 Getta i rifiuti prodotti nella raccolta differenziata
[3] Barometro Vacanze Ipsos-Europ Assistance
[4] Il Food Sustainability Index e l’indice sviluppato dalla Fondazione Barilla center for Food & Nutrition (BCFN) in collaborazione con l’Economist Intelligence Unit che analizza la sostenibilità del sistema alimentare di 34 Paesi rappresentanti l’87% del PIL globale e 2/3 della popolazione mondiale
[5] Fonte: Banca Dati Istituto Italiano Imballaggi, 2017
[6] http://www.marevivo.it/news/riduciamo_la_plastica_monouso_continuiamo_con_le_cannucce_ecocannucce_strawfree-905/