Ricercatori dell’Università di Berna hanno svelato il mistero che riguardava il letto “immacolato” di un ruscello in Engadina Bassa (GR): i dettagli della ricerca sono stati pubblicati su “Geochimica et Cosmochimica Acta”.
Il ruscello scorre sul versante destro dell’En, vicino al confine con l’Italia: per oltre un km, a una quota tra 2800 e 2500 metri, le pietre del suo letto sono bianche. Il fenomeno è rarissimo: si è scoperto che la patina bianca che ricopre i sassi è costituita da fiocchi nanometrici (dell’ordine del miliardesimo di metro) di alluminio. La causa è l’elevata acidità generata dalla degradazione di un minerale, la pirite, che si trova nella sorgente del corso d’acqua: il pH dell’acqua diventa tanto basso che l’alluminio contenuto nei sassi diventa solubile. Quando nel ruscello si immettono altri corsi d’acqua con pH più elevato, l’acidità diminuisce e l’alluminio precipita conferendo al letto del ruscello il suo rarissimo colore.