L’uragano Lane si è assicurato un posto nella storia prima di dissiparsi in una tempesta tropicale e allontanarsi dalle Hawaii. La tempesta ha causato danni, soprattutto sulla Grande Isola, dove i fiumi infuriavano vicino Hilo e quasi 40 persone sono state tratte in salvo dalle loro abitazioni. La tempesta non ha provocato vittime, ma è in grado di causare ulteriore distruzione.
La tempesta, che all’inizio della settimana si era presentata come un uragano di categoria 5, ha fatto cadere 1310 mm di pioggia fino alla mattina di ieri, 26 agosto, secondo i dati preliminari del Servizio Meteorologico Nazionale. Questo la pone al terzo posto per la maggior quantità di pioggia scaricata da una tempesta negli Stati Uniti dal 1950. L’uragano Harvey dello scorso anno sul Texas ha fatto cadere la quantità di pioggia più alta in questo periodo, 1540 mm. L’uragano Hiki ha prodotto 1320 mm sulle Hawaii nel 1950 e Amelia 1220 mm nel 1978. La pioggia di Lane sta ancora cadendo sulle Hawaii, quindi il totale potrebbe ancora aumentare.
Quando ormai tutti si aspettavano il peggio della tempesta, le paure più grandi non si sono materializzate poiché Lane si è dissipata velocemente. I venti, poi, ne hanno decretato la fine. La tempesta si era mossa nel Pacifico centrale lungo una dorsale di alta pressione la scorsa settimana, quando non c’era uno shear del vento adeguato per influenzarla. Poi ha cominciato a muoversi in direzione nord verso le Hawaii intorno alla dorsale e i suoi venti si sono calmati, facendole perdere intensità. Tutte le allerte sono state rimosse dallo stato hawaiano.
I turisti sull’isola di Oahu hanno ripreso a frequentare Waikiki Beach e diversi surfisti cavalcano le piccole onde del Pacifico. I negozi si preparavano a riaprire e gli hotel hanno rimesso le loro sdraio a bordo piscina. I venti sono calmi anche sull’isola di Maui, che ha ricevuto 300 mm di pioggia e raffiche di vento di 80 km/h, subendo alluvioni e frane. La città di Hilo, popolata da 43.000 persone, ha subito inondazioni al livello dei fianchi e il Wailuku River (che significa “acqua devastante”) ha esondato.
Non è chiaro se Lane abbia svolto un ruolo nello scoppio di numerosi incendi vicino la storica cittadina costiera di Lahaina, sull’isola di Maui. Ma i forti venti hanno certamente contribuito alla loro propagazione, anche se poi i 304 mm di pioggia scaricati da Lane in 24 ore nella giornata di sabato 25 agosto hanno aiutato i vigili del fuoco a contenere le fiamme. Gli incendi hanno incenerito 810 ettari, ferito una donna, distrutto 21 strutture (di cui 9 case) e costretto oltre 600 persone a rifugiarsi nei centri di emergenza; alcuni sono ritornati, altri no poiché gran parte dell’area si ritrova senza energia elettrica. Alcuni roghi sono scoppiati anche sull’isola di Oahu, che ha ricevuto solo parte delle piogge che la Grande Isola e Maui hanno ricevuto dalla tempesta.
Sono diversi mesi che Madre Natura è inclemente con le Hawaii. Il Kilauea, uno dei vulcani dell’isola, sebbene si sia calmato, rimane in eruzione e la pioggia potrebbe causare condizioni di “white-out” su alcuni campi di lava ancora attivi se colpisse la roccia fusa, producendo vapore. Dai condotti che si sono aperti all’inizio di maggio, la lava ha distrutto interi quartieri mentre fluiva verso l’oceano. L’Osservatorio Vulcanologico delle Hawaii dichiara che Lane ha avuto pochi effetti sul vulcano, oltre a piccole frane di roccia in cima. “Abbiamo bisogno di una tregua”, dichiara Will Okabe, Direttore Generale della Contea delle Hawaii, aggiungendo che è la stagione degli uragani e che altre tempeste potrebbero ancora svilupparsi.