Allerta Meteo, FOCUS sul Ciclone Mediterraneo in formazione sul mar Jonio: Sicilia ad alto rischio secondo ECMWF

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Allerta Meteo – Qualcuno blatera di “falsi allarmi” rispetto al secondo Ciclone che si formerà nel Mediterraneo meridionale tra 40/48 ore circa. Ebbene, vogliamo ribadire che l’evento in formazione in quel tratto di mare ha tutte le caratteristiche o numeri per poter essere considerato (di considerazione abbiamo parlato) Uragano di categoria 1 e che riteniamo giustificata l’allerta, così come era giustificata l’allerta la scorsa settimana, quando un altro Ciclone Mediterraneo, questo meno intenso, ha tuttavia provocato forte maltempo al Sud Italia e poi soprattutto in Tunisia dove ha flagellato i litorali determinando una catastrofe con addirittura 5 morti. Ma torniamo al nuovo ciclone in arrivo sul mar Jonio: stiamo specificando in ogni articolo che, a seconda della collocazione del minimo o dell’occhio del Ciclone, ci sarà un maggiore o minore coinvolgimento di parte della nostra terraferma antistante quel tratto di mare.

Nel precedente editoriale avevamo posto una possibile allerta per alcune aree italiane, nello specifico orientali siciliane e meridionali calabresi. Avevamo considerato una attenzione per queste aree poiché il centro di calcolo di Reading ECMWF, ossia il più noto e anche uno dei più precisi al mondo, aveva dato una simulazione di collocazione del fulcro del sistema, piuttosto settentrionale, a circa 300 km a largo delle coste sudorientali siciliane.

Ancora a oggi, a conferma di quanto difficile sia l’analisi meteorologica sul nostro complicato bacino e benchè manchino oramai solo 40/48 ore alla formazione del Ciclone, ci sono notevoli divergenze di vedute da parte dei maggiori centri di calcolo, sulla esatta collocazione del suo fulcro o occhio.

Il centro di Reading, nell’emissione odierna, sarebbe ancora penalizzante per la Sicilia orientale e il Sud della Calabria, ponendo il minimo molto alto, praticamente con “landfall”, ossia con impatto sulla terraferma, nella tarda sera di venerdì 28,  tra Siracusano e Ragusano.

Va detto che altri centri di calcolo, come l’Inglese UKMO e l’americano GFS, altrettanto ragguardevoli, collocano l’occhio del Ciclone molto più a Sud e a Est, con indirizzo verso la Grecia.

Data questa disomogeneità modellistica, rimaniamo in standby circa la valutazione delle aree effettivamente più a rischio, ma certamente torniamo a ribadire che restano elevate le potenzialità che il sistema prospettato possa effettivamente configurarsi un TLC (Tropical Like Cyclones) ossia un ciclone tropicale in area Mediterranea, convenzionalmente chiamato “Medicane”.

L’uragano Mediterraneo Celeno del gennaio 1995 proprio nel mar Jonio

A prescindere dalla collocazione e dalla direzione che prenderà verso parte della terraferma -se verso l’Italia, nello specifico verso la Sicilia-sud Calabria, o verso la Grecia- i numeri nelle simulazioni, ossia pressione a livello del mare inferiore a 1000hpa e raffiche massime stimate prossime ai 120km/h, sono sufficienti per classificarlo Uragano di prima categoria. Se poi questi numeri saranno un pelino sotto, da non permettere ufficialmente la denominazione di Uragano, francamente non riteniamo sia questo il dato essenziale su cui dibattere, perché ugualmente il ciclone potrebbe fare danni (su estremo Sud Italia o in Gracia ) e determinare per 48/60 ore un autentico scompiglio nello Jonio meridionale, soprattutto per la navigazione.

Rimanete continuamente aggiornati sulle nostre pagine per tutti gli ulteriori risvolti e dettagli relativi al Ciclone Mediterraneo atteso tra 40/48 ore circa sulla Jonio meridionale. Ecco le pagine utili per seguire la situazione meteo in tempo reale:

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