Una ricerca di Kaspersky Lab si è soffermata sulle minacce legate ai supporti removibili, rilevando che le chiavette USB, strumenti molto usati e sul mercato da quasi 20 anni, rappresentano un pericolo di infezioni per i computer: i dispositivi sono portatori di malware (virus malevoli) ma anche di cryptominer, che producono criptomonete come i bitcoin, all’insaputa degli utenti.
La top 10 delle minacce che sfruttano le chiavette USB è stata guidata, almeno fino al 2015, dal malware LNK di Windows, poi sono comparsi sempre più cryptominer.
Grazie alle chiavette – spiega Kaspersky Lab – questi virus passano sul pc e senza farsi rilevare avviano il “mining”, cioè la produzione di valute digitali, scaricando elementi che consentono di inviare qualsiasi risultato ad un server esterno controllato dall’autore delle minacce.
I Paesi più colpiti sono Asia, Africa e Sud America, ma sono stati rilevati casi isolati anche in Paesi dell’Europa e del Nord America.