E-cig, esperto: “Manca un paragone oggettivo dei dati di tossicità rispetto alla sigaretta tradizionale”

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Relativamente all’articolo “Salute, sigarette elettroniche: nei polmoni rimangono notevoli quantità di sostanze chimiche che causano tumori“, il Prof. Fabio Beatrice, docente all’Università di Torino e Direttore della Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria e del Centro Antifumo dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino, dichiara quanto segue:
Il primo aspetto da sottolineare è la carenza di metodo scientifico che caratterizza moltissime ricerche sull’argomento, compresa quella a cui fa riferimento l’articolo. Mancano infatti indicazioni tecniche sui device e sulle ricariche utilizzati per la ricerca e, soprattutto, manca un paragone oggettivo dei dati di tossicità rispetto alla sigaretta tradizionale. Gli studi tossicologici non aiutano nella comprensione della utilizzazione della sigaretta elettronica perché la e-cig non è un farmaco, ma un oggetto di consumo destinato a sostituire l’uso della normale sigaretta. L’unico dato certo sulla sua tossicità è frutto di un lungo ed accurato lavoro eseguito dal Ministero della Salute della Gran Bretagna che conferma, ancora nel 2018, una riduzione media della tossicità della e-cig del 95% rispetto alla normale sigaretta. Le uniche certezze, dunque, ci sono in relazione alla fortissima tossicità della sigaretta tradizionale che sprigiona almeno 83 cancerogeni di classe 1. Non a caso gli esperti più attenti al destino dei fumatori utilizzano la sigaretta elettronica non ai fini della cessazione ma per una riduzione della tossicità dei casi clinici più resistenti all’abbandono del fumo tradizionale”.

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