I bambini concepiti per mezzo di fecondazione assistita potrebbero essere esposti a un maggiore rischio di ipertensione arteriosa nelle prime fasi della vita: lo ha rilevato una ricerca svizzera pubblicata sul “Journal of the American College of Cardiology“.
I ricercatori hanno valutato il sistema circolatorio di 54 adolescenti sani (età media 16) concepiti ‘in vitro’ misurando la pressione arteriosa, l’accumulo di placca, la funzione dei vasi sanguigni e la rigidità delle arterie: si è scoperto che gli adolescenti nati in provetta avevano una pressione sanguigna sistolica e diastolica più alta rispetto al gruppo di controllo (119/71 mmHg rispetto a 115/69). Otto di loro hanno raggiunto i criteri per la diagnosi di ipertensione arteriosa (oltre 130/80 mmHg), contro solo 1 giovane dell’altro campione.
“L’aumento della prevalenza di ipertensione arteriosa fra questi giovani è preoccupante. C’è una crescente evidenza che la procreazione medicalmente assistita possa alterare i vasi sanguigni nei bambini, ma le conseguenze a lungo termine finora non erano note. Ora sappiamo che questo provoca un tasso di ipertensione 6 volte superiore rispetto ai bambini concepiti naturalmente,” ha dichiarato Emrush Rexhaj dell’Ospedale universitario di Berna, autore principale dello studio.