La costa orientale degli Stati Uniti si prepara all’arrivo dell’uragano Florence: dopo un ulteriore rafforzamento potrebbe colpire la Carolina del Nord o del Sud nei prossimi giorni.
Nel timore degli effetti e dei danni che potrebbe causare l’uragano, il governatore della Carolina del Sud ha disposto l’evacuazione obbligatoria dell’intera fascia costiera dello Stato a partire da oggi: sono infatti attesi venti fino a 220 km/h, onde di tempesta, precipitazioni eccezionalmente intense, allagamenti. Interessate dall’ordine di evacuazione circa un milione di persone circa, più gli abitanti di una parte della Carolina del Nord e della Virginia (245mila in questo caso).
Il presidente Donald Trump ha dichiarato lo stato di emergenza per la Carolina del Sud e del Nord: il decreto consente l’attivazione delle forze federali, coordinata del dipartimento di Sicurezza nazionale e dalla Fema, la protezione civile Usa.
“Mi hanno informato che questa è una delle peggiori tempeste che colpisce la East Coast da molti anni. E sembra inoltre che colpirà direttamente il North Carolina, la South Carolina e la Virginia. Per favore siate preparati, attenti e state al sicuro“, ha twittato il presidente. “Ho appena parlato con i governtori del South Carolina Henry McMaster, North Carolina Roy Cooper e della Virginia Ralph Northam sulla tempesta che sta arrivando. Il governo federale è accanto a loro, pronto per l’assistenza 24 ore su 24“.
Anche lo Stato del Maryland ha dichiarato lo stato di emergenza.
Sono previsti fino a 50 centimetri di pioggia in alcuni punti, oltre a un preoccupante innalzamento del livello del mare. L’Agenzia federale di gestione delle emergenze (Fema) ha avvertito che Florence “provocherà un aumento del livello del mare potenzialmente letale, inondazioni interne e venti distruttivi nei due Stati della Carolina e in Virginia“.
Viaggiando a una velocità di 20 km/h in direzione nord-ovest, Florence dovrebbe passare martedì e mercoledì tra Bahamas e Bermuda e raggiungere giovedì la costa degli Stati Uniti.
Florence è seguito da altri due uragani in arrivo dall’Atlantico: Helene e Isaac.