Sabato 15 settembre 2018, dopo una settimana d’intenso lavoro artistico, ha chiuso i battenti la seconda edizione del concorso Marine Litter Art, organizzato dall’Associazione Marevivo Sicilia presso l’Oasi di Eraclea Minoa (AG) grazie alle risorse messe a disposizione dall’Agenzia Nazionale per i Giovani (istituzione governativa che si occupa della gestione in Italia del capitolo Gioventù del programma Europeo Erasmus+) con l’Avviso “Cosa vuoi fare da giovane? Il tuo futuro parte adesso” e da Fondazione Sicilia nell’ambito delle iniziative promosse nel I° semestre 2018.
Opere di Trash Art realizzate esclusivamente con i rifiuti rinvenuti presso la spiaggia della riserva della Foce del Fiume Platani, lungo la costa sicana della Sicilia meridionale
Questo il veicolo comunicativo scelto dall’associazione ambientalista per denunciare i rischi ambientali e promuovere l’immenso patrimonio naturale che caratterizza le aree comprese tra Capo Bianco e la riserva di Torre Salsa, già riconosciute come siti di interesse comunitario (SIC).
Nove le sculture realizzate nell’ambito della prima sezione del concorso e sei i progetti della seconda sezione dedicata alla fotografia.
A queste produzioni si sono aggiunte le cinque opere fuori concorso realizzate dai tutor che hanno guidato i giovani concorrenti nell’elaborazione artistica dei loro progetti.
Tra loro l’artista di origini siciliane, Giuseppe La Spada, visual artist e unico italiano ad essere insignito del prestigioso premio Webby Award, con il progetto web ecologico del sito “Mono No Aware”.
L’artista è anche membro dell’Accademia Internazionale delle Arti e delle Scienze Digitali (New York), del Club Art Director Italiano (2010-11), professore di Animazione digitale presso l’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano) e professore di direzione artistica presso l’Istituto Europeo di Design di Milano.
La Spada ha realizzato una installazione di ghiaccio dal titolo “Fift From Planet Earth”, che sotto il calore del sole si è sciolta sulla spiaggia di Eraclea Minoa, rilasciando i molteplici pezzi di plastica inseriti al suo interno; l’autore ha voluto raffigurare così il rischio che corrono tutti gli elementi vitali del nostro Pianeta e principalmente “l’acqua”.
Accanto all’artista siciliano altri quattro tutor: Marco Paolini (fotografo), Tommaso Franchi (fisico ed artista) Nicola Spanò (artigiano artista) e Giuseppe Sinaguglia (esperto di bioarchitettura).
Venti i giovani artisti e concorrenti selezionati da Marevivo, che hanno partecipato all’iniziativa dando vita ad una mostra caratterizzata da forti contenuti di tutela ambientale.
I partecipanti sono arrivati da più regioni italiane, ma la partecipazione più cospicua è giunta dalla Sicilia con Ivana Ciaccio, Fabrizia Capostagno, Ambra Favetta, Beatrice Di Vita da Sciacca, Silvia Pirrotta, Roberto Romeo, Riccardo Bozzotta, Guglielmo Brancato da Palermo e Andrea Gandini e Cristina Aielli da Roma.
Sempre dalla Sicilia e più precisamente dalle comunità Arcobaleno di Sciacca e dal Centro SPRAR – Acuarinto di Realmonte (AG) hanno partecipato Alieu Kassama (Gambia) Marco Cosentino e Andrea Cosentino (Caltanissetta) Fabrizio Ciuffo (Partinico), Balde Mourtar – Senegal, Bakary Manneh – Gambia.
Estremamente toccanti le relazioni che sono nate tra i giovani artisti e i ragazzi ospiti delle comunità che hanno aderito al progetto e che si sono cimentati nella creazione di due opere.
“Importantissima l’esperienza vissuta dai nostri giovani concorrenti, non solo dal punto di vista artistico ma anche sotto il profilo umano, attraverso il confronto che si è instaurato con altri giovani che vivono il disagio sociale e razziale “– afferma il direttore e ideatore dell’iniziativa Mariella Gattuso – e lo stare insieme ha dato a questi giovani l’opportunità di conoscere il difficoltoso e talvolta doloroso percorso di vita che i coetanei hanno dovuto affrontare per giungere in Italia o per sfuggire alle devianze. Solo il contatto diretto ha consentito loro di comprendere a fondo il disagio che vivono e nello stesso tempo di cogliere le speranze che nutrono in un futuro migliore”
La settimana è stata vissuta da tutti i partecipanti anche all’insegna del vivere “plastic- free”. Durante la permanenza presso l’Oasi di Marevivo, sia per i laboratori che per tutte le necessità del soggiorno, sono stati utilizzati esclusivamente materiali naturali e biodegradabili, allo scopo di sollecitare giovani partecipanti a limitare o addirittura evitare l’uso della plastica, che oggi costituisce la principale causa dell’inquinamento del mare.
Il laboratorio creativo è stato realizzato all’interno del bosco del piccolo borgo di Eraclea Minoa, nell’oasi e centro d’educazione ambientale e lungo la pista che congiunge i comuni di Montallegro e Cattolica Eraclea.
Gli organizzatori di Marevivo hanno installato une vera e propria officina, dotata di ogni strumentazione utile alla realizzazione delle opere d’arte.
Gli artisti hanno esclusivamente utilizzato i rifiuti rinvenuti nel contesto della giornata di pulizia e osservato i contenuti del bando che prescriveva di rappresentare i temi dell’inquinamento del mare, l’erosione costiera e gli aspetti naturali del territorio.
La giuria presieduta dal direttore generale di Marevivo Carmen Di Penta, coadiuvata da Giuseppe La Spada, Emma Tagliacollo di TEVERETERNO Onlus e da Domenico Macaluso, responsabile scientifico WWF Sicilia e ispettore Onorario dell’Ass. Reg. Sicilia dei Beni Culturali, ha premiato per la sezione “opere marine litter” la giovane saccense Fabrizia Capostagno per l’opera “Madre Plastica”, che raffigura una donna in cinta di un feto di plastica e per la sezione fotografia ad ex aequo i palermitani Roberto Romeo e Riccardo Bozzotta e la saccense Ambra Favetta.
La giovane Silvia Pirrotta ha ricevuto un premio speciale per l’originalità dei contenuti e l’esposizione della sua opera “Dea Rifiuto e Rifugio “e condivide con Roberto Romeo e Riccardo Bozzotta anche il premio speciale offerto dall’artista Giuseppe La Spada, che inserirà i progetti fotografici dei vincitori tra le foto che comporranno una mostra fotografica itinerante, che dall’Italia giungerà anche a Miami.
“È stata una rinnovata emozione questo concorso che ha contaminato la natura con l’arte, rendendo quest’ultima strumento d’effetto per denunciare le minacce che incombono sull’ambiente – ha affermato Fabio Galluzzo, presidente di Marevivo Sicilia – ed è estremamente importante che il messaggio arrivi proprio da parte dei giovani, ai quali noi adulti stiamo consegnando un Pianeta estremamente malato, ma che può rigenerarsi con un più ampio rispetto e con l’impegno generale”.
I ringraziamenti degli organizzatori e dei partecipanti alle istituzioni che hanno reso possibile la realizzazione di questa seconda edizione del concorso che ha permesso di far incontrare giovani “diversi “ma eguali nel talento e nella passione e di far vivere loro una esperienza unica tra natura e cultura.