Impresa storica per la missione giapponese Hayabusa-2: i due moduli Rover-1A e Rover-1B sono approdati sull’asteroide Ryugu e funzionano correttamente, saltellando e inviando a Terra le immagini.
E’ possibile distinguere la superficie irregolare del “sasso spaziale”: gli scatti sono mossi proprio perché effettuati dai due robot mentre saltavano sulla superficie.
I due robot Minerva (MIcro Nano Experimental Robot Vehicle per Asteroid) della missione dell’Agenzia Spaziale Giapponese (Jaxa) hanno toccato l’asteroide Ryugu il 21 settembre scorso dopo essere stati rilasciati dalla sonda Hayabusa 2, mentre si trovava alla distanza di 55 metri da Ryugu.
I due robot pesano 1,1 km e trasportano fotocamere, termometri e altri sensori per analizzare la superficie di Ryugu.
Nessuna missione precedente aveva inviato immagini dalla superficie di un asteroide e nel 2005 lo stesso Giappone aveva tentato l’impresa, fallendo.
Il ritorno sulla Terra di Hayabusa-2 è previsto per il 2020: prima del rientro dovrà anche rilasciare verso Ryugu un analizzatore autonomo, “Mascot”, che dovrà analizzare la composizione minerale dell’asteroide.